Mamme furiose, 131 firme per i bus vecchi 

Petizione delle famiglie degli studenti pendolari: disservizi sulle linee per Sulmona. Tua si scusa e assicura nuovi controlli 

TORRE DE’ PASSERI. Dopo le proteste, la raccolta firme. Sono furiose le mamme di Torre perché i loro figli, malgrado le promesse dei controlli sui mezzi di trasporto da parte di Tua nei giorni scorsi, continuano a «viaggiare in piedi, a porte aperte oppure legate con mezzi di fortuna, presumibilmente corde, per evitare di essere sbalzati fuori dal mezzo in corsa, tra freddo e infiltrazioni di acqua piovana».
Così «in situazioni di inadeguata sicurezza su mezzi obsoleti, i nostri ragazzi viaggiano sui bus della Tua» per andare a scuola a Popoli e Sulmona con partenza da Torre e Tocco da Casauria.
Dopo le proteste dei giorni scorsi, le mamme degli studenti pendolari della Val Pescara sono tornate all’attacco contro l’azienda di trasporti regionale, con sede a Pescara, e hanno elencato nero su bianco i «gravi disagi» patiti dai ragazzi e segnalati «negli anni, con innumerevoli telefonate e mail, rimaste senza risposta».
Una petizione con 131 firme è stata inviata alla direzione generale della Tua e, per conoscenza, ai dirigenti scolastici degli istituti Ovidio e Fermi di Sulmona e Savoia di Popoli, al prefetto di Pescara, alla polizia stradale di Piano d’Orta e ai carabinieri di Sulmona, Torre e Popoli.
Nella petizione, i genitori firmatari hanno descritto dettagliatamente i disservizi: «Sul pavimento dei bus, oltre all’acqua piovana, cola un liquido oleoso non ben identificato, che sporca libri, zaini, oltre che indumenti e capelli dei ragazzi, i sedili restano abbassati perché sono rotti. I posti a sedere non sono sufficienti a garantire ai nostri figli, muniti di abbonamento, di viaggiare seduti per l’intera tratta». A tal proposito, le mamme, ieri, hanno rivelato che «i controllori hanno chiesto e annotato i nominativi dei ragazzi e la località di provenienza» presumibilmente in attuazione dei monitoraggi promessi da Tua, dopo le prime proteste delle famiglie. Che hanno segnalato sulla petizione anche «mezzi sempre pieni al punto che non sempre tutti gli utenti riescono a salire e ritardi quotidiani con gli autisti che percorrono le tratte in oggetto a velocità elevate mettendo a rischio l’incolumità dei ragazzi». Con i genitori, «quelli disponibili», «costretti ad accompagnare i ragazzi a scuola con mezzi propri» quando «i bus partono e arrivano in ritardo».
Gli ultimi casi, ieri, segnalano i genitori: «Il bus con partenza alle 7.45 da Torre verso Popoli, arrivato dal deposito di Tocco, è partito alle 8 ma la campanella suona 8.07 e il tragitto da Torre a Popoli è di circa 15 chilometri. Da Popoli, a causa di un ritardo della coincidenza, il bus delle 13.15 è partito alle 13.30 con le porte aperte. Dopo qualche centinaio di metri, e diversi tentativi, l’autista è riuscito a chiuderle. E, da Sulmona, la corsa delle 13.50 è partita alle 14.05». Altri disservizi, a detta dei firmatari, si sarebbero verificati a novembre, dicembre e i primi di gennaio, tra «mezzi rotti sulla Tiburtina e i ragazzi costretti a scendere» oppure «evacuati perché dal motore fuoriusciva fumo» e «ritardi nelle partenze anche fino a 45 minuti». Pronta la replica di Tua che si scusa per i disservizi e assicura «controlli e verifiche» nell’immediato, garantendo una «pronta risoluzione delle non conformità».