Marijuana, il narcotrafficante con piantagioni in Abruzzo

Arrestato nel Salernitano Ciro Gargiulo "o' biondo", ritenuto un monopolista del commercio. Dopo le operazioni antidroga sui Monti Lattari, aveva delocalizzato la sua attività

NAPOLI. E' Ciro Gargiulo, 55 anni, soprannominato "o' biondo" uno dei tre narcotrafficanti arrestati a Roscigno (Salerno) dalla Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia (Napoli). L'uomo, originario di Lettere (Napoli), che ha precedenti specifici, è ritenuto dagli investigatori un narcotrafficante di «spessore», che ha gestito la coltivazione di marijuana sui Monti Lattari quasi in regime di "monopolio".

Gargiulo è considerato un esperto della coltivazione della canapa indiana che poi, sempre secondo gli investigatori, viene in qualche modo trasformata in  marijuana: è stato sorpreso in flagranza dai finanzieri, mentre era intento a recidere le piante, che lo hanno bloccato con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti. Dopo le operazioni antidroga delle forze dell'ordine nella zona dei Monti Lattari, Gargiulo aveva «delocalizzato» la sua attività illecita, spostando le piantagioni in Abruzzo e nel Cilento. La piantagione di Roscigno aveva piante di circa due metri di altezza. L'irrigazione dell'intera piantagione era garantita da un tubo, lungo oltre 150 metri, collegato ad un'autoclave e ingegnosamente nascosto. Insieme a Gargiulo sono stati aarrestati due complici. Le piantagioni avrebbero garantito introiti per oltre mezzo milione di euro.