Marini e Letta in campo con Alessandrini

Sabato la presentazione, martedì conferenza stampa a Roma con Franceschini

 PESCARA. La corsa di Marco Alessandrini verso il Comune prenderà il via sabato. Dopo il ritardo accumulato dal centrosinistra nella designazione del candidato sindaco e nella redazione delle liste, saranno l’ex presidente del Senato Franco Marini, padre nobile del Partito democratico, e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta a lanciare il giovane avvocato che si candida a succedere a Luciano D’Alfonso contro l’avversario del Pdl Luigi Albore Mascia. Martedì prossimo, Alessandrini sarà a Roma per essere presentato alla stampa nazionale dal segretario Dario Franceschini.

 Nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte, il segretario del Pd chiamerà i candidati alle amministrative considerati più rappresentativi per il partito: la conferma di come il nome di Alessandrini sia stato fortemente voluto da Roma contro ipotesi emerse all’interno del Pd pescarese, ritenute meno percorribili, dalla speranza Pasquale Fimiani fino a Roberto Marzetti. Entro un paio di giorni, quindi, la macchina elettorale di Marco Alessandrini si metterà in moto: il quartier generale sarà lo stesso che era stato scelto nelle due ultime prove amministrative da Luciano D’Alfonso, in piazza Unione: «Ma non l’avremo gratuitamente com’è avvenuto in passato» sottolinea Alessandrini, «ci costerà 10.400 euro: lo dico con la massima trasparenza».
 
 Firmato il contratto, restano invece ancora da definire le liste, su cui il centrosinistra va ancora a rilento: «La nostra difficoltà è di aver chiuso tardi sul candidato sindaco» ammette Enzo Del Vecchio, che assieme al segretario cittadino Gianluca Fusilli e ad altri esponenti del partito sta lavorando alle candidature. «Ma abbiamo alcuni assi nella manica: vi stupiremo» scherza Alessandrini. I nomi, però, restano coperti dal segreto sino alla firma di accettazione.

 Sono già una certezza, intanto, i nomi dei candidati alla presidenza delle ciroscrizioni: il centrosinistra schiererà il presidente uscente Davide Patriarca ai Colli, il socialista Giacomo Cuzzi a Portanuova e Lea Del Greco, studentessa e consigliere uscente dell’Italia dei Valori, a Castellamare. Per il centrodestra, invece, Mauro Renzetti (Pdl) ai Colli, Piernicola Teodoro (Lista Teodoro) a Portanuova e Paolo Tarantelli (Rialzati Abruzzo) a Castellamare.

 Dentro la coalizione di Albore Mascia, non si è ancora sciolto il nodo legato al presidente del consiglio comunale uscente: «Per me non c’è un caso Dogali» dice il segretario provinciale Udc Valter Cozzi. «Problema ingigantito» sostiene Licio Di Biase. Oggi, però, la questione arriverà sul tavolo di un vertice romano del partito: «Che decidano: noi restiamo fermi sulle nostre posizioni» conferma Lorenzo Sospiri. Dunque, candidatura «inaccettabile».

 Il leader dell’Italia dei Valori, Carlo Costantini, che riceverà Antonio Di Pietro a Pescara l’11 maggio, è ottimista: «La battaglia è apertissima: sia in Comune che in Provincia abbiamo schierato i migliori candidati possibili, che esprimono competenza e rinnovamento». Per l’Idv, in campo di nuovo l’assessore uscente Michele Di Marco e Fausto Di Nisio: «Per il resto, liste rinnovate al 90%».

 Ieri sera, intanto, la direzione provinciale del Pd ha designato i candidati per i nove collegi provinciali: Francesca Ciafardini, Mauro Novelli, Moreno Di Pietrantonio, Marcello Paolini, Antonio Di Girolamo, Piero Giampietro, Giancarlo Gennari, Aristea Bevilacqua, Marino Padovani. È stata scartata, con un voto di maggioranza, l’ipotesi di creare una lista civica (caldeggiata, sembra, da Donato Di Matteo): l’iniziativa rischiava di creare tensioni e non ha trovato pieno accordo nel partito.