Masci: «Ecco come sarà la giunta e nessuno rimarrà scontento» 

Il sindaco: è determinante il consenso elettorale ma voglio gente competente, che conosca i problemi A fine settimana la convalida degli eletti in Consiglio, entro venti giorni la prima seduta dell’assise

PESCARA. Sulla composizione della giunta che lo accompagnerà nei prossimi anni ha già le idee chiarissime. Il sindaco Carlo Masci sa che seguirà i criteri del «consenso riportato, che è un elemento determinante» e della «competenza» oltre che della «conoscenza dei problemi».
Partendo dal presupposto che nella sua lunga carriera politica e amministrativa ha «condiviso progetti ed esperienze» con altri, Masci ritiene che «sarà semplice scegliere i nomi».
Certo dovrà sentire i partiti, questo non lo nega, e dà appuntamento a lunedì prossimo alle forze che compongono la sua coalizione, per fare una sintesi.
Intanto Lega Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pescara Futura, Amare Pescara e Udc hanno indicato al tavolo della coalizione le richieste per la formazione della giunta. Ma non ci sono posti a sufficienza per accontentare tutti visto che gli assessori saranno nove, di cui quattro donne (ma ne servirebbero 13).
«Sui numeri si devono mettere d’accordo loro», dice il primo cittadino che è «tranquillo» sulle scelte da fare. I papabili sono «i votati» e, tra loro, «le persone che conosco, di cui so le competenze e che hanno in comune con me il percorso» seguito, ribadisce.
Non ci dovrebbe essere molto spazio per gli esterni, quindi, se non «per cause di forza maggiore» come l’individuazione delle donne-assessore, visto che non tutte le forze politiche hanno a disposizione dei nomi.
«Dovrò scegliere all’esterno del Consiglio, in questo caso, ma non mi rivolgerò ai tecnici o meglio premierò chi racchiuderà nella propria persone il connubio tra competenza professionale e partecipazione alle ultime elezioni amministrative», anche se non elette. Il calendario delle prossime tappe è già fissato, ed è scandito dal «percorso amministrativo» post-voto: nel fine settimana (tra giovedì e venerdì) si attende la convalida degli eletti in Consiglio comunale ed entro dieci giorni sarà convocata la prima seduta del Consiglio che dovrà svolgersi entro i successivi dieci giorni. Alla prima riunione dell’assise si dovrà arrivare «con la giunta fatta», dice Masci.
Il sindaco tranquillizza chi dovesse temere una esclusione dai giochi. «Chiunque ha partecipato e ha dato un contributo, ha titolo a partecipare al percorso politico e amministrativo», dice con tono rassicurante facendo presente che non esiste «solo il ruolo di assessore», ma anche quello di «consigliere con delle deleghe» o, ancora di più, ci sono «altre figure» che possono garantire rappresentatività. Insomma, la logica è quella di garantire «riconoscimento e dignità a tutti: nessuno rimarrà scontento». Dopo l’incontro di due giorni fa in Regione, da tutti ritenuto positivo per i toni sereni e cordiali, il rappresentante dell’Udc, Enrico Di Giuseppantonio ha auspicato «una coalizione unita nell’interesse di Pescara» dove «ci sono tanti problemi da affrontare» e ha rivendicato un posto in giunta, avendo un consigliere a Palazzo di città. «Credo che l’Udc debba avere un assessore», dice Di Giuseppantonio. Trattandosi di «un partito nazionale, l’esclusione non sarebbe giusta, anche per ciò che rappresentiamo», ha aggiunto.
«Un rappresentante in giunta ci tocca», ha detto - forte dei due consiglieri - Miki Lepore, da Pescara Futura, sottolineando anche lui il «clima tranquillo» del vertice sulla giunta. «Saremo collaborativi ma non preoccupati», ha proseguito, e non si può ipotizzare che qualcuno resti insoddisfatto perché «se si hanno delle ambizioni non perseguibili, poi non si può essere scontenti». Ora, comunque, si attende «la convalida degli eletti per capire se può cambiare qualche nome all’interno dei partiti». Quanto ad Amare Pescara (un consigliere), Piacentino D’Ostilio si è limitato a sottolineare «il clima cordiale» registrato lunedì.