I sopralluoghi degli inquirenti al porto canale

PESCARA

Maxi inchiesta sull'inquinamento del fiume, 14 indagati e sequestri / VIDEO

Valori nettamente fuori norma nel depuratore del mattatoio comunale. Si ipotizzano gravi reati ambientali, gestione e deposito illeciti di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture

PESCARA. Quattordici indagati, nell'ambito di una maxi inchiesta della procura di Pescara sulla qualità delle acque del fiume e degli affluenti nel tratto finale, per reati che vanno dall'inquinamento ambientale alla gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, dall'inadempimento e frode in pubbliche forniture alle lesioni come conseguenza di altro delitto, dai plurimi sversamenti fino alla responsabilità amministrativa di persone giuridiche a seguito di reato.

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Inquinamento nel porto canale
L'intervento di carabinieri, finanzieri, guardia costiera e elicottero allo scolmatore del porto (viedo di Giampiero Lattanzio)

L'indagine, coordinata dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, è arrivata a conclusione, e questa mattina, in esecuzione del provvedimento emesso dal giudice delle indagini preliminari, Gianluca Sarandrea, sono cominciate le attività, ancora in corso di svolgimento, per procedere al sequestro di 26 impianti scolmatori di piena dell'impianto fognario di Pescara e dell' impianto di depurazione e scarico del mattatoio della città adriatica. Le operazioni, condotte da guardia costiera, nucleo investigativo dei carabinieri forestali e reparto operativo aeronavale della guardia di finanza, si aggiungono ai sequestri di quattro depuratori e otto fosse imhoff già compiuti nel passato. In queste ore, sono in corso le notifiche degli avvisi di garanzia agli indagati. L'inchiesta riunisce diverse indagini avviate negli anni scorsi sulla qualità delle acque in città. «Si sono rese necessarie anche due consulenze tecniche per approfondire aspetti di carattere ingegneristico, idraulico, oltre che chimico-biologico. L'attività degli inquirenti si è focalizzata sugli impianti comunali di depurazione e sulle relative linee di adduzione».

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Così il procuratore capo di Pescara, Masimiliano Serpi, ha illustrato nel corso di una conferenza i contenuto della maxi inchiesta che conta 14 indagati e sequestri. «Approfondimenti sono anche stati condotti in specifiche aree dove le analisi dei reflui avevano evidenziato parametri con valori nettamente al di sopra delle previsioni legislative» ha proseguito Serpi «il sequestro dell'impianto di depurazione e del relativo scarico del mattatoio comunale è stato disposto in quanto sono state riscontrate irregolarità nel suo funzionamento tali da giustificare la misura cautelare. Anche in questo caso verrà garantita», rimarca il procuratore capo, «nel limite del possibile e compatibilmente con le esigenze di prevenzione ambientale, la continuità operativa».