le indagini

Missionario scomparso a Medjugorje, spuntano due testimoni

Il nipote e il padre superiore: "Padre Luciano Ciciarelli stava trattando per conto di un'associazione benefica la donazione di un terreno per costruire case famiglia". L'area, del valore di 800 mila euro, è in una zona molto appetibile per la speculazione edilizia

PESCARA. Una speculazione edilizia dietro la scomparsa di padre Luciano Ciciarelli? Spuntano due testimoni che accreditano la nuova pista battuta alla ricerca del 79enne missionario di Civitella Casanova, scomparso il 2 agosto scorso a Medjugorje senza lasciare alcuna traccia, annunciata il 14 agosto sulle pagine del Centro.

leggi anche: Affari edilizi, il missionario dava fastidio Il giallo di Medjugorje. Padre Luciano stava seguendo la donazione di un terreno vicino alla collina delle Apparizioni

Le testimonianze sono quelle del nipote e di padre Angelo Livio Epis, l'ultima persona a cui padre Luciano ha scritto una e-mail per informarlo dei suoi spostamenti. «Non era uno sprovveduto da correre dietro al primo che capitava», ha detto padre Angelo Livio Epis, superiore provinciale dei missionari Monfortani, al Tg di Tv2000, sottolineando che ad oggi non ci sono «sospetti particolari. Nella sua semplicità e nella sua capacità di relazioni può darsi che abbia parlato con qualcuno di qualche cosa che abbia suscitato attenzione, ma non credo di avere particolari sospetti che possano aver orientato qualcuno a cercarlo o portarlo via». Padre Luciano al momento è disperso nelle campagne di Medjugorje. Sulle sue tracce da giorni sono a lavoro uomini e mezzi della polizia di Bosnia e Croazia e un elicottero coadiuvato dai droni dell'Eufor (la forza di difesa dell'Unione europea). Alle ricerche collaborano anche numerosi volontari con cani specializzati nel ritrovamento di persone scomparse. L'ultima volta che è stato visto padre Luciano si stava incamminando lungo la collina impervia della Croce Blu. Sono al vaglio diverse piste e non è escluso il sequestro, anche se non sono arrivate richieste di riscatto. Ma tra le preoccupazioni dei familiari emergono gli interessi legati ad un terreno adiacente alla collina delle Apparizioni, in procinto di essere donato alla "Consecratio Mundi", un'associazione benefica con la quale il missionario, in oltre trent'anni, ha contribuito a costruire case famiglia per orfani, mamme in estremo bisogno e opere di carità per i poveri in Perù e diverse aree dell'America Latina. A Medjugorje, la Consecratio Mundi si preparava ad aprire strutture destinate ai pellegrini proprio su questo terreno il cui valore è stimato intorno agli 800mila euro. Un'area appetibile anche per ben altre speculazioni edilizie. «Questa storia del terreno - ha riferito Cesare Marrama, nipote di padre Luciano - l'ho sentita più volte, me ne hanno parlato diverse persone, probabilmente c'era qualcosa in ballo però non so realmente in quei giorni lui che cosa avrebbe voluto fare. Ha incontrato tante persone fino al 2 agosto il giorno in cui è stato avvistato per l'ultima volta. Non mi stupirei che zio stesse lì per mille motivi, probabilmente il terreno è uno di quelli».