I compagni di Lorenzo sconvolti insieme ai propri genitori sul campetto di Villanesi, a Francavilla

FRANCAVILLA AL MARE / LA TRAGEDIA

Muore a 15 anni mentre gioca a calcetto

Lorenzo Verna si è accasciato sotto gli occhi degli amici. I medici dell’ospedale di Chieti hanno tentato per ore di rianimarlo

FRANCAVILLA AL MARE. A quindici anni si è accasciato a terra mentre giocava a calcio ed è morto poco dopo, nonostante tutti i tentativi per rianimarlo. È finita così, in una sera d’estate che sembrava perfetta, a giocare a pallone con gli amici in vacanza, la vita di Lorenzo Verna, 15 anni di Milano. La tragedia si è consumata nel campetto di calcio a poche decine di metri dalla nota pizzeria Regina Margherita, in contrada Villanesi, a Francavilla al Mare.
Erano circa le 20,20 quando si è scatenato il dramma andato avanti fino a tardi nell’estremo tentativo di salvare la vita del ragazzo, soccorso prima da due medici che si trovavano all’interno del ristorante, poi dal 118 di Chieti e infine all’ospedale teatino dove, di fronte alle disperate condizioni del ragazzo, in asistolia, si è tentato l’impossibile per salvargli la vita. Ma così, purtroppo, non è stato.
Sul posto, i carabinieri di Francavilla guidati dal comandante Antonio Solimini dopo l’allarme partito dal vicino ristorante e dallo stesso campo di calcio dov’erano i ragazzi. Sono stati proprio i compagni di gioco del 15enne i primi a capire che la situazione era gravissima. Secondo una ricostruzione iniziale Lorenzo prima di accasciarsi durante la partita, cominciata circa un’ora prima, avrebbe detto ai compagni di gioco che gli girava la testa. Poi si è accasciato a terra. Tutt’intorno gli amici che, almeno da quanto si è potuto ricostruire ieri sera, l’avrebbero visto rialzarsi e infine ricadere senza dare più segni di vita. Di qui la disperata corsa al ristorante di uno del gruppo, le urla alla ricerca di qualcuno, tra i clienti seduti, che fosse medico chiedendo aiuto per quanto appena successo. Dai tavoli si sono alzati in due. La dottoressa veterinaria, Cristiana Petricola di Chieti, che in passato aveva prestato servizio al pronto soccorso, e un medico di Francavilla che lavora in un ambulatorio privato a Chieti, Paolo Brunetti. I due professionisti si sono precipitati al campo iniziando le prime manovre per tentare di rianimare il 15enne in gravissime condizioni. Intanto sul posto dalla centrale operativa sono state inviate due ambulanze. I sanitari dell’unità mobile di rianimazione, entrata direttamente nel campo di calcio dov’era il ragazzo, gli hanno prima iniettato l’adrenalina, poi defibrillato, e nel disperato tentativo di rianimarlo hanno praticato anche il massaggio cardiaco. Il ragazzo è stato caricato in ambulanza e trasportato d’urgenza all’ospedale clinicizzato di Chieti. Qui sono arrivati anche i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile diretti dalla tenente Maria Di Lena. In pronto soccorso sono continuate tutte le manovre utili per salvarlo. Ma niente. Il polso di Lorenzo era piatto da tempo, come conferma il dottor Brunetti: «Purtroppo dal polso non si avvertiva più il battito cardiaco, la situazione sembrava già disperata ma io e la dottoressa Petricola, in attesa dei soccorsi, abbiamo prima operato il massaggio cardiaco e poi le insufflazioni attraverso le vie aree», racconta il medico. «Gli operatori del 118 sono stati bravissimi, e hanno fatto di tutto per rianimare il ragazzo. Adrenalina, defibrillatore, massaggi cardiaci: hanno provato davvero di tutto e poi l’ultimo tentativo con il trasporto in ospedale». Poche ore dopo, la constatazione del decesso.
Il pm di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Lucia Anna Campo, informata dai carabinieri, non ha disposto l’autopsia, ma ha riconsegnato la salma del ragazzo ai familiari.
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