Musica di notte, scoppia la guerra sugli orari

I cittadini vogliono lo stop alle 2, gli imprenditori alle 3. Divisi anche gli assessori

PESCARA. E’ il solito tormentone dell’estate: il popolo della notte da una parte, i cittadini che invocano il diritto al riposo nelle ore notturne dall’altra. Quest’anno il Comune ha pensato di non farsi trovare impreparato, con una stretta sui controlli dei locali che si affacciano sulla costa a poche decine di metri dalle abitazioni. Anche se il nuovo regolamento anti rumore arriva un mese dopo l’apertura della stagione estiva e con il solito “duello” interno alla stessa amministrazione D’Alfonso sull’orario di chiusura degli impianti acustici: le 2 del mattino o le 3.

Sull’orario si deciderà stasera in giunta, quando l’assessore al turismo Moreno Di Pietrantonio metterà sul tavolo la delibera che rispecchia sostanzialmente gli orari della scorsa estate: musica sino alle 2 dalla domenica al mercoledì, e fino alle 3 dal giovedì al sabato. Ieri, durante l’incontro con una delegazione di operatori balneari, Di Pietrantonio assicurava che il sindaco D’Alfonso ha già fatto sapere che firmerà la delibera. Più cauto il collega di giunta Camillo D’Angelo, con delega all’Ambiente che, proprio per non creare aspettative che potrebbero rivelarsi non vere agli operatori balneari, ha parlato di «semplice proposta ancora tutta da valutare». Lui propende per la chiusura alle 2 e non ne fa un mistero, spalleggiato tra l’altro dal presidente della commissione consiliare Ambiente Paola Marcheggiani: «Io la penso come l’assessore D’Angelo». In realtà il tavolo di ieri è stato convocato proprio dall’assessore all’Ambiente per spiegare che nelle prossime ore entrerà in vigore il nuovo regolamento anti rumore che l’amministrazione è intenzionata a fare rispettare con fermezza.

Nella stessa mattinata di ieri, prima di andare a sedere al tavolo con i balneatori, D’Angelo era stato in prefettura assieme al direttore generale del Comune, Antonio Dandolo, per chiedere l’ausilio delle forze dell’ordine da affiancare alle pattuglie dei vigili urbani durante i controlli anti rumori «che saranno costanti», avverte, «per tutta l’estate». Il prefetto ha garantito l’appoggio di carabinieri, polizia e guardia di finanza previa la presentazione di un piano che il Comune inoltrerà a breve. Insomma, si tratterà di una vera task force coordinata dall’assessorato all’Ambiente e nella quale avranno un ruolo importante anche i tecnici dell’Arta che si alterneranno con quelli del Comune durante i controlli dei decibel diffusi dagli impianti acustici di stabilimenti, discoteche e altri locali.

Per le autorizzazioni a fare musica in spiaggia sarà sufficiente un’autocertificazione da indirizzare al Comune. Ma entro dieci giorni dalla sua presentazione scatteranno i controlli del Comune per le verifiche sugli impianti e i locali. Chi non è in regola andrà incontro a sanzioni che si annunciano piuttosto severe. E questo, ha spiegato ancora D’Angelo, varrà anche per il rispetto dell’orario di chiusura: «Se si deciderà per le 2, o per le 3, questo significa che alle 2,10 o alle 3,10 scatteranno già le multe per i contravventori». La fisolofia dell’assessore D’Angelo, del resto, è racchiusa in una frase pronunciata da lui stesso durante l’incontro con i balneatori: «Voi qui, oggi, siete 15» ha detto D’Angelo «e rappresentate una categoria, noi abbiamo alle spalle altre 119.000 persone, gli abitanti di questa città, che chiedono di essere tutelati con regole certe».

Regole certe che in realtà invocavano da tempo anche i balneatori, per nulla intenzionati, tuttavia, a cedere sull’orario delle 3. «I nostri clienti» ha spiegato Stefano Cardelli, gestore del “Nettuno”, arrivano all’una, l’una e un quarto: se chiudiamo alle 2 non abbiamo neanche il tempo di aprire una bottiglia di champagne». Tra gli altri, erano presenti anche i gestori di “Tabacchi Jazz”,”Le Paillotte”, “Pepito Beach”, “Marni beach”. Intanto l’assessore Riccardo Padovano promette un intervento per la pulizia dell’arenile dalle alghe.