l'esperto

«Nessuno riesce a capire le cause del Pm10»

Il ricercatore Di Carlo: solo da maggio i problemi dell’inquinamento spariranno naturalmente

L. 'inquinamento atmosferico, ed in particolare le polveri sottili (Pm10), è stato recentemente definito da un rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente (Eea): «Il più grande pericolo per la salute ambientale in Europa, con una conseguente minore qualità della vita a causa di malattie cardiovascolari, asma, cancro ai polmoni, e una stima di 467.000 morti premature ogni anno».

Conseguentemente al Parlamento europeo sono in discussione proposte di legge per ridurre ulteriormente i limiti di legge per la protezione della salute umana, con l'ambizione di ridurre del 50%, entro il 2030, la mortalità prematura imputabile alle polveri sottili.

Il problema accomuna ed attanaglia gran parte dei centri urbani europei e la raccomandazione dell'Eea è quella di tenere questo tema al centro dell'agenda politica. Cosa significa tenere al centro dell'agenda politica? Fare un sopralluogo? Per poi dichiarare: «Ci siamo resi conto che l'inquinamento alto deriva dal traffico dell'Asse attrezzato, ma soprattutto dalle caldaie per il riscaldamento, in particolare stufe a pellet e camini. A maggio, quando si spegneranno gli impianti e il traffico diminuirà con le scuole chiuse, lo smog sparirà».

A maggio, come sanno tutti i pescaresi perché non se ne parlerà più fino a novembre, è vero che lo smog sparirà, ma ciò avverrebbe anche se si continuassero ad accendere i riscaldamenti e il traffico aumentasse rispetto all'inverno, per un semplice motivo: la diluzione. D'estate con l'aumento della turbolenza atmosferica lo strato di atmosfera in cui si accumulano gli inquinanti diventa più alto e quindi il Pm10 si diluisce su una porzione di atmosfera maggiore. Quindi, niente a che vedere con stufe, pellet o scuole chiuse. Ma i problemi e le domande sono due: si possono capire le cause dell'accumulo di Pm10 con un sopralluogo? E' un po’ come se un medico ad un malato che si contorce per i dolori addominali, piuttosto che visitarlo, cerca di fare una diagnosi e prescrive la cura basandosi sulle foto dei contorcimenti che il paziente gli manda sul telefonino. Altra domanda inquietante: in questo caso la cura è l'apnea per le strade di Pescara? Dobbiamo stare per qualche altro mese a bocca e naso chiusi e poi riprendere a respirare da maggio in poi?

Il dramma è che da un sopralluogo anche un fisico dell’atmosfera che studia queste problematiche non è in grado di capire la causa del Pm10 elevato a via Sacco, per il semplice fatto che i fattori sono molteplici: il traffico, il riscaldamento, la presenza di un aeroporto (i cui decolli equivalgono, i termini di emissioni, a migliaia di macchine in transito), le fabbriche adiacenti la zona dell'Asse attrezzato ed infine le sorgenti naturali come il mare.

Studi specifici, come ne abbiamo fatti in tante parti del mondo si possono fare andando ad integrare i rilevamenti fatti dall'Arta con misure di altri parametri caratteristici, in questo caso si potrebbe capire la causa, e a quel punto intraprendere una cura puntuale ed efficace.

Purtroppo, credo che sia difficile per chiunque capire, con un sopralluogo, se sono i riscaldamenti a pellet o il traffico dell'Asse attrezzato. Io, quindi, nel frattempo cerco di respirare il meno possibile fino a maggio e faccio una serie di foto e le mando a qualche collega per vedere se riesce a fare una diagnosi attraverso le immagini, delle cause del Pm10 elevato in via Sasso.

Piero Di Carlo

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