L'UNIFICAZIONE

No alla grande Pescara, Montesilvano e Spoltore chiedono un nuovo referendum

I due sindaci propongono di modificare la legge regionale. Ma Masci (Pescara) difende il voto del 2014: «Dobbiamo cogliere questa sfida e dare vita a un’unica grande città». Intanto alla Regione vengono chiesti 300mila euro

PESCARA. La sfida per la costituzione della Nuova Pescara passa attraverso un nuovo referendum, definito «confermativo», a cinque anni di distanza da quello consultivo del maggio 2014 e «nell’ottica di una rivisitazione della legge istitutiva regionale». La proposta è stata avanzata dal sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, nel corso dell’assemblea di ieri pomeriggio con i sindaci e i consiglieri dei tre comuni coinvolti dal processo di unificazione.
In attesa dell’incontro con il presidente della Regione Marco Marsilio per fissare i futuri passaggi istituzionali propedeutici alla fusione fra Pescara, Montesilvano e Spoltore, il processo al termine del secondo dibattito in aula, come ha ribadito il presidente del consiglio comunale di Pescara Marcello Antonelli che ha presieduto l’assemblea, appare «complesso e irto di difficoltà».
REGIONE DOVE SEI? Il prossimo step è la convocazione di una commissione, incaricata di scrivere lo statuto della Nuova Pescara, formata da tutti i capigruppo consiliari. Ma le resistenze delle amministrazioni di Spoltore e Montesilvano si sommano anche a difetti di comunicazione tra gli uffici di presidenza e la Regione, con le e-mail di invito all’assemblea di ieri pomeriggio che non sono mai arrivate a destinazione, al punto da far sbottare Antonelli: «Prima di procedere a unificare i comuni, forse dovremmo preoccuparci di far funzionare i collegamenti con piazza Unione».


FRANCAVILLA E SILVI Sulla stessa linea anche il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis (nella foto) che ha ironizzato sulla scarsa partecipazione del pubblico in sala: «Mi domando quanto interesse ci sia intorno a questo processo», ha detto ribadendo la propria contrarietà e lanciando pubblicamente una controproposta, «sono favorevole a una sinergia allargata anche a Francavilla, San Giovanni Teatino e Silvi. Interrompiamo questo processo, i cui vantaggi sono minimi, e iniziamone un altro, evitando così di cancellare l’identità e la storia dei nostri comuni».
Si è detto «diffidente e dubbioso» anche Di Lorito, che ha chiesto garanzie precise in merito a quelle che ha definito le «carenze della legge istitutiva regionale» numero 26 del 24 agosto 2018. «Stiamo cavalcando un sogno romantico», ha rimarcato Di Lorito, «ma non si può fare un salto nel vuoto così. Fra due anni la mia amministrazione terminerà il mandato, ma che ne sarà di Spoltore, sarà forse commissariata? La legge regionale va riscritta e per questo propongo di chiamare nuovamente i cittadini al voto, per confermare con un nuovo referendum la loro scelta».
SFIDA DA COGLIERE Di tutt’altro avviso, invece, il sindaco di Pescara Carlo Masci, l’unico fra i tre a veicolare un messaggio positivo sulla realizzazione della Nuova Pescara: «C’è una sfida, che è stata lanciata dai cittadini con il voto del 2014 e che noi oggi dobbiamo cogliere, mantenendo le identità dei tre comuni, ma costituendo un’unica grande città. La legge regionale è uno straordinario disegno di una forma amministrativa e territoriale, una sfida irrinunciabile poiché si creerà una realtà socioeconomica di notevole impatto su tutto l'Adriatico, più ascoltata e recepita. Con la Nuova Pescara sarà più facile intercettare i fondi europei relativi a pubblica amministrazione, cultura e ambiente, maggiormente accessibili per i Comuni al di sopra di 850mila abitanti. E' una presa d’atto formale di quanto già c’è nell’area metropolitana, ma con notevoli margini di sviluppo basati sulla specializzazione sinergica delle componenti territoriali. Saremo i precursori del più grande processo di fusione fra enti locali, il Governo e il Parlamento saranno al nostro fianco per riconoscerci le giuste premialità».
LA COMMISSIONE. Masci passa, poi, a elencare alcuni passaggi pratici come la costituzione di municipi «per rappresentare i territori» che dovrà essere inserita nello statuto e la proposta di istituire una commissione di studio, formata da esperti in materia «in collaborazione con l'università per fornire il supporto tecnico alla nuova istituzione».
Sottolinea, infine, come non bisogna rinunciare «a vivere questa sfida con entusiasmo» Carlo Costantini, il padre della Nuova Pescara, poiché «si sono fuse anche le istituzioni, Confindustria e Camere di commercio: le sfide della competitività globale impongono di mettersi insieme».
INCONTRO IN REGIONE. Intanto questa mattina, venerdi 20 settembre, si è svolto un incontro convocato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, sulle questioni della «Nuova Pescara». All'incontro hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, i sindaci di Pescara, Carlo Masci, di Montesilvano, Ottavio De Martinis, e di Spoltore, Luciano Di Lorito. Presenti anche il presidente del Consiglio comunale di Pescara, Marcello Antonelli, di Montesilvano, Ernesto De Vincentis, e di Spoltore Lucio Matricciani; con loro il presidente della Commissione Statuto del Comune di Pescara, Claudio Croce. L'incontro si è incentrato sul processo di costituzione del Comune "Nuova Pescara". I rappresentanti dei Comuni hanno reiterato la richiesta di ottenere il finanziamento di 300mila euro che la Regione, già nei prossimi giorni, metterà a disposizione secondo la legge regionale. Il finanziamento servirà a verificare la fattibilità del processo di fusione effettivo.

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