Gli attrezzi e il giubbotto macchiato di sangue sequestrato dai carabinieri

Nocciano, picchiato e rapinato del telefonino: ai domiciliari tre ragazzi

Due fratelli di Alanno e un loro amico di Nocciano la sera dell'8 marzo aggredirono un operaio: identificati e arrestati dai carabinieri

CATIGNANO. I carabinieri di Catignano hanno chiuso il cerchio sui responsabili di un grave episodio di violenza avvenuto la sera dell’8 marzo scorso a Nocciano (Pescara), quando tre ragazzi neanche ventenni hanno malmenato un operaio 23enne del luogo, identificandoli e arrestandoli. La vittima riportava nell’occasione un trauma cranico e al torace con ferita alla testa e al ginocchio, per una prognosi di 15 giorni. Dopo la denuncia presentata è emerso che gli aggressori avevano anche asportato al malcapitato un telefono cellulare, configurandosi in questo modo anche il reato di rapina. Dalla ricostruzione dei carabinieri di Catignano si è poi giunti ad ottenere un quadro molto più articolato che ha permesso, grazie anche ad una serie di testimonianze ricercate e acquisite, di ricostruire circostanze significative. In particolare, quella sera, verso le 20, la vittima, dopo essere stata avvicinata da uno degli aggressori in una piazzetta di Nocciano con un banale pretesto, veniva poi raggiunta da altri due ragazzi. In tre scaraventavano il malcapitato a terra e lo picchiavano violentemente con calci e pugni su tutto il corpo, utilizzando anche due chiavi da meccanico. Durante le fasi del pestaggio veniva asportato dalla tasca del giubbino della vittima il telefono cellulare. L’intervento di un automobilista si rivelava provvidenziale poiché, suonando ripetutamente il clacson, induceva gli aggressori a porre termine alla loro azione violenta. La vittima veniva abbandonata per terra e soccorsa dall'automobilista. Con un'ambulanza il ferito veniva poi trasportato e ricoverato all'ospedale di Pescara. In pochi giorni le indagini hanno portato all’individuazione degli autori stabilendo che il movente dell’azione risiedeva in pregressi e banali conflitti e rancori che si erano accumulati nel tempo e che non si erano sopiti. Interessata dei fatti la Procura, è stato richiesto un provvedimento di custodia cautelare a carico degli aggressori residenti uno a Nocciano (di 19 anni) e due ad Alanno (due fratelli di 19 e 20 anni). Il gip ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare e i tre giovani sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri di Catignano e Penne e posti ai domiciliari. Durante l’esecuzione delle misure e a seguito di perquisizioni, i carabinieri recuperavano anche due attrezzi da meccanico (uno a Nocciano e l’altro ad Alanno) utilizzati per l'aggressione all'operaio, nonché un giubbino sporco di sangue, verosimilmente della vittima.