INCHIESTA SOGET

Non siamo tutti uguali davanti alle multe?

Tutti i cittadini devono essere considerati uguali davanti alla legge, ma a quanto pare non lo erano in Abruzzo davanti alle multe. Questa è almeno l’accusa che un magistrato pescarese, Gennaro Varone, sta portando avanti indagando su una delle più importanti società di riscossione operanti in regione, la Soget. Tutto da provare in giudizio, naturalmente, ma l’accusa è particolarmente grave, anche perché tra coloro che avrebbero approfittato di inspiegabili trattamenti di favore ci sarebbero pezzi da novanta della politica locale come il capogruppo di Forza Italia in Regione, Lorenzo Sospiri, e il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.

Personaggi che sulla carta dovrebbero dare il buon esempio e che invece, per motivi che sicuramente terranno a chiarire, risultano debitori di multe e sanzioni arretrate per oltre 10 mila euro a testa. La faccenda ha anche qualche lato tragicomico: Sospiri, che è persona di grande attivismo e visibilità politica, alla Soget risultava addirittura “irreperibile”. L’interessato, poi, sostiene di avere ignorato a lungo l’esistenza di queste multe (com’è possibile per importi così rilevanti?) e di avere immediatamente chiesto una rateazione per saldare il proprio debito, rateazione di cui la magistratura non trova traccia.

Tutta la faccenda ricorda maledettamente la storia della casa acquistata da Claudio Scajola davanti al Colosseo, senza che l’ex ministro sapesse chi aveva pagato buona parte del prezzo pattuito. Va detto, a scanso di equivoci, che al momento né Sospiri né Di Primio sono indagati, dato che l’attenzione del dottor Varone sembra appuntarsi soprattutto sulla Soget e sui buchi che milioni e milioni di mancate riscossioni avrebbero creato nei bilanci dei Comuni. Ma c’è un problema politico che non va sottovalutato ed è quello che richiamavamo all’inizio: il sospetto che se non paga un poveraccio gli portano via la casa e i quattro stracci che possiede, mentre se è un personaggio importante a farlo si trova il modo per sorvolare. Meglio chiarire tutto perbene, subito. E, se non si è ancora pagato, farlo subito.