Nuova giunta, fumata nera Sale la tensione tra i partiti 

Le richieste superano i posti disponibili. Problemi anche per la scelta delle donne L’accordo è ancora lontano. Masci però avverte: «Voglio chiudere entro sabato»

PESCARA. Non si trova l’accordo per la composizione della nuova giunta comunale. Il vertice di ieri pomeriggio tra i coordinatori dei partiti e i responsabili delle liste civiche del centrodestra, svoltosi negli uffici della Regione in piazza Unione, ha fatto registrare una fumata nera. Le posizioni restano ancora lontane, le richieste avanzate superano, anche se di poco, i posti disponibili. Inoltre, c’è il problema della scelta delle donne che dovranno essere nominate assessori.
E proprio queste difficoltà stanno facendo crescere la tensione all’interno del centrodestra. Non si riesce a trovare la quadra, anche se il neo sindaco Carlo Masci, presente alla riunione, ha avvertito partiti e liste civiche che intende presentare la nuova giunta entro sabato prossimo.
Al momento, appare un’impresa ardua. Anche perché ieri sono venute fuori le stesse distanze tra le varie forze alleate registrate nel precedente vertice, il primo sulla giunta, che si è svolto lunedì della settimana scorsa. La Lega continua a chiedere cinque postazioni. «Vogliamo quattro assessorati, più la presidenza del consiglio comunale», ha ribadito il coordinatore provinciale Luca De Renzis. I nomi che si fanno sono sempre quelli di Gianni Santilli, per cui ieri è stato richiesto anche l’incarico di vice sindaco, Adelchi Sulpizio, Maria Rita Carota, Marcello Antonelli. Quest’ultimo, però, è indicato anche per la presidenza del consiglio comunale e in questo caso potrebbe entrare in giunta al suo posto Maria Luigia Montopolino.
La Lega, tuttavia, sarebbe anche disponibile a cedere la presidenza, ma non intende fare passi indietro sulla richiesta dei quattro assessorati. Il motivo, secondo alcuni maligni, sarebbe da ricercarsi sugli ingressi in consiglio dei primi dei non eletti al posto di coloro che saranno nominati assessori. L’obiettivo sarebbe quello di far entrare anche il quarto dei non eletti, Mauro Renzetti, considerato molto vicino ai vertici locali del Carroccio.
La situazione non è diversa negli altri partiti. Forza Italia chiede tre assessorati per Luigi Albore Mascia, Isabella Del Trecco, prima dei non eletti ed Eugenio Seccia. Fratelli d’Italia ne pretende due per Alfredo Cremonese e Fabrizio Rapposelli. C’è poi Pescara futura, che punta ad un assessorato per un uomo, anche se c’è chi insiste per una donna e il nome che si fa è quello di Valeria Toppetti. Infine l’Udc, che spinge per far entrare in giunta Massimiliano Pignoli. «Pignoli ha tutte le credenziali per poter fare l’assessore», ha assicurato il coordinatore regionale dell’Udc Enrico Di Giuseppantonio. Totale 11 aspiranti assessori, ma i posti in giunta sono solo 9. Inoltre, c’è la questione delle quote rose. Lo ha confermato il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, presente alla riunione in rappresentanza di Forza Italia insieme al coordinatore regionale Nazario Pagano. «C’è un problema nella composizione di genere», ha affermato Sospiri, «ma lo risolveremo, perché Masci ha detto che vuole chiudere entro sabato». I partiti, quindi, stanno facendo pressioni sulla Lega perché indichi i nomi di due donne per la giunta, anziché solo uno.
Così, il vertice di ieri non ha prodotto i risultati sperati. Al punto che il confronto è poi proseguito con riunioni bilaterali tra Masci e i rappresentanti dei singoli partiti e delle liste civiche. Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi giorni, ma ieri sera il sindaco e i coordinatori si sono lasciati senza fissare un nuovo appuntamento a breve. Forse, si vedranno addirittura venerdì.
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