Nuova sede del Sert Dopo la prima pietra i lavori ancora fermi

PESCARA. Il 25 maggio scorso, con una cerimonia, veniva posata la prima pietra del nuovo Sert nella cittadella ospedaliera. Oggi, a più di due mesi dall'inaugurazione, i lavori non sono stati ancora avviati. Non ci sono cartelli di cantiere ed è sparita anche la pietra fissata sul terreno come simbolo di un intervento in procinto di partire.

La segnalazione è arrivata da Blasioli, consigliere Pd.
«Il 25 maggio davanti ai fotografi c'erano proprio tutti», ha affermato ieri Blasioli, «il sindaco Luigi Albore Mascia, il direttore generale della Asl Claudio D'Amario, l'assessore all'urbanistica Marcello Antonelli, la consigliera regionale Nicoletta Verì, tutti pronti a rivendicare il merito della delocalizzazione del Sert, il servizio di assistenza ai tossicodipendenti». «Ma ad oggi», ha continuato, «quello spazio si presenta come era prima. Eppure non manca nulla: la procedura è stata completata, l'appalto c'è stato, i fondi sono disponibili, la posa della prima pietra con slogan propagandistici pure».

Per il consigliere del Pd, sarebbe un mistero il fatto che non siano ancora partiti i lavori. «Mi sono venuti a chiamare i residenti per segnalarmi questo problema», ha rivelato Blasioli.  Il mistero è stato, però, chiarito dal manager della Asl. «I lavori non sono ancora partiti, perché il progetto, presentato qualche anno fa da un tecnico del Comune, doveva essere integrato con quanto prevede la normativa antisismica», ha spiegato D'Amario, «le cose devono essere fatte per bene, per evitare di far lievitare i costi, come è accaduto in passato per alcuni appalti».

Secondo le previsioni del direttore generale dell'azienda sanitaria, l'intervento potrebbe partire il prossimo autunno.  Insomma, la posa della prima pietra, che di solito avviene all'avvio dei lavori, si è trasformata in una sorta di bluff. Intanto, i residenti di via Paolini, dove c'è la vecchia sede del Sert, continuano a lamentarsi per i problemi di ordine pubblico. «Molte persone», ha rivelato Blasioli, «si sono rivolte alle forze dell'ordine per denunciare episodi di spaccio e violenze che si verificano all'interno dei condomini di via Malagrida e via Paolini». (a.ben.)

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