Nuove analisi: valori 4 volte sopra i limiti nel mare tra Pescara e Francavilla

Gli ultimi dati dell’Arta confermano la non balneabilità a Fosso Pretaro. Del Vecchio: nessun problema in centro

PESCARA. Il mare di Fosso Pretaro, al confine tra Pescara e Francavilla, resta vietato alla balneazione: le ultime analisi dell’Arta, eseguite martedì scorso, hanno rivelato la presenza di colibatteri superiori di 4 volte rispetto al limite massimo consentito. «Non conforme», il responso dell’Arta. E non c’è ancora chiarezza sulle cause dell’inquinamento del mare: le immersioni dei sub alla ricerca di una rottura nella condotta sott’acqua che porta gli scarichi fino a due chilometri dalla costa, finora, non hanno dato una risposta certa a causa del maltempo e dell’acqua del mare torbida. Si pensa a una falla, ma il depuratore di Francavilla, gestito dall’Aca, quanto depura i reflui fognari? Troppo poco per il sindaco di Francavilla Antonio Luciani, pronto a denunciare i vertici dell’Aca per il divieto di balneazione che ha compromesso l’estate. Luciani chiede anche le «dimissioni» dei colletti bianchi dell’Aca.

Valori fuori controllo. «Non conosciamo ancora la vera causa dell’inquinamento», dice il vicesindaco Pd di Pescara Enzo Del Vecchio, «l’Aca ci dice che c’è una rottura della condotta sott’acqua, all’incirca a un centinaio di metri dalla costa, all’altezza della linea delle scogliere, ma non sappiamo ancora il punto preciso. E fino a quando non si conoscerà la vera causa non c’è possibilità di intervento». Significa che i valori fuori controllo di escherichia coli ed enterococchi potrebbero durare ancora a lungo: le ultime analisi hanno scoperto che, in corrispondenza di Fosso Pretaro, la concentrazione dell’escherichia coli è di 2.098 mentre il limite massimo è 500. «La situazione», dice Del Vecchio, «è ogni giorno più critica per il protrarsi della non balneabilità, un fatto che investe anche l’economia della zona».

Altro punto critico. Le analisi dell’Arta fotografano un altro punto critico a Francavilla: a Fosso San Lorenzo, il valore dell’escherichia coli è superiore al massimo consentito di oltre tre volte.

Ok in via Balilla. A Pescara, invece, per ora, non ci sono altre zone a rischio di divieto di balneazione: «I risultati delle analisi del 18 agosto scorso sono nella norma anche nella zona di via Balilla», dice Del Vecchio che risponde alle richieste dell’opposizione di scuse e dimissioni del sindaco Pd Marco Alessandrini che non ha reso noto il primo divieto di balneazione firmato dopo uno sversamento di oltre 30 mila metri cubi di liquami in mare aspettando le successive analisi: «Gli ultimi dati confermano le buone azioni messe in atto dall’amministrazione di Pescara e la bontà dei provvedimenti. Quello che è successo il 29 luglio resta un fatto contingente: riparata la rottura, le acque sono tornate balneabili».

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