Nuove caldaie a costo zero via al progetto del Comune

In arrivo l’accordo con le ditte per sostituire i vecchi impianti condominiali Scotolati: «Così si ridurrà l’inquinamento senza spese a carico dei cittadini»

PESCARA. Dal prossimo anno, i condomini che utilizzano caldaie centralizzate per il riscaldamento potranno sostituire i vecchi impianti a costo zero per i proprietari. È ciò che prevede l’operazione avviata dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici privati e ridurre le emissioni inquinanti nell’aria.

Il primo passo per la realizzazione di questo progetto è stato fatto ieri. L’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha presieduto una riunione al Comune, con i rappresentanti degli amministratori di condominio Anaci e Unai Marco Pierotti e Arianna Di Federico, con i presidenti dell’Ance, dell’Aniem e delle associazioni di categoria, che porterà entro breve, forse già entro la fine dell’anno, alla firma di un protocollo d’intesa tra amministrazione e associazioni di categoria per l’avvio di questa iniziativa. Presente all’incontro anche l’architetto Franco Feliciani redattore del progetto. Dopo la sottoscrizione dell’intesa verrà stilato un elenco di ditte e operatori economici specializzati in questo settore.

Da qui la scelta di una società esterna, qualificata come «Energy service company» per l’affidamento del servizio di sostituzione dell’impianto di riscaldamento. L’operazione si chiama in gergo tecnico finanziamento tramite terzi e consiste nella fornitura globale dell’intervento. In pratica, la ditta avrà il compito di garantire il finanziamento, la progettazione, l’installazione, la gestione e la manutenzione, mentre sarà opzionale la fornitura di energia. La ditta, quindi, dovrà essere finanziatore e realizzatore-gestore dei progetti, senza alcuna spesa a carico del condominio e dei proprietari degli appartamenti, realizzando integralmente a proprie spese l’intervento.

Il nuovo impianto, una volta installato, consentirà all’impresa di recuperare l’investimento effettuato e di remunerare il capitale investito tramite il risparmio energetico conseguito.

Facciamo un esempio: un condomino che ora sborsa 100 per il riscaldamento con il vecchio impianto centralizzato, andrà a pagare 80, nei primi anni successivi alla realizzazione della nuova caldaia, di cui 20 per remunerare l’impresa. Quando la spesa per l’intervento verrà coperta interamente, il condominio diventerà proprietario dell’impianto e la bolletta per l’utente scenderà a 60, con un risparmio di 40 rispetto al passato.

«In questo modo», ha spiegato l’assessore, «contiamo anche di ridurre del 25-30 per cento le emissioni inquinanti derivanti da impianti di riscaldamento».

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