Nuove nomine a Ecologica: i sindaci diffidano Sfamurri

Violento scontro all’interno del Pd per la scelta di un componente del Cda Nel mirino il presidente di Ambiente spa con il mandato scaduto da due anni

PESCARA. Dopo l’elezione di Giorgio D’Ambrosio, del Pd, alla guida di Ecologica, la società spoltorese che si occupa di igiene ambientale è di nuovo nella bufera. Stavolta per la nomina di un nuovo componente del consiglio di amministrazione in sostituzione di Claudia Tatone, ex segretario del Pd di Cappelle, che si è dimessa dopo l’elezione di D’Ambrosio.

Quattordici sindaci della provincia, tra cui quello di Pescara, del Pd, Marco Alessandrini, hanno inviato una diffida a Massimo Sfamurri, anche lui del Pd, presidente di Ambiente spa, socio di maggioranza di Ecologica con il 51 per cento, per bloccare la sostituzione del componente del cda dimissionario. «I sindaci sottoscrittori della presente», si legge nel documento inviato al presidente, «vi invitano e nel contempo diffidano dall’assumere qualsivoglia atto e/o decisione di parte pubblica, in seno all’assemblea dei soci della Ecologica srl, convocata per il 26 maggio e/o per altra e diversa data di convocazione dell’assemblea dei soci».

Ma l’assemblea, convocata per il 26 maggio scorso, per nominare il nuovo componente del cda di Ecologica e per rinnovare le cariche sociali, non è andata a buon fine, perché non si sarebbero presentati alla riunione i rappresentanti del socio di minoranza, ossia la Deco che detiene il 49 per cento di Ecologica. Ma ora, secondo indiscrezioni, Sfamurri avrebbe intenzione di fare un nuovo blitz, prima del 12 giugno, quando si riunirà l’assemblea dei soci di Ambiente spa per procedere all’elezione di un nuovo presidente, in sostituzione di Sfamurri, il cui mandato è scaduto esattamente due anni fa e prorogato quattro volte dall’assemblea dei soci. Secondo fonti bene informate, l’intenzione di Sfamurri sarebbe quella di far eleggere nel cda di Ecologica, al posto di Tatone, Romina Di Costanzo segretaria del Pd di Montesilvano. Ovviamente, prima del suo addio ad Ambiente. E i sindaci che hanno firmato la diffida, ossia quelli di Pescara, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Penne, Loreto, Farindola, Montebello, Castiglione a Casauria, Caramanico, Pietranico, Serramonacesca, Lettomanoppello, Abbateggio, Popoli, vogliono impedirglielo. Stiamo parlando di una guerra all’interno del Pd, scoppiata con l’elezione di D’Ambrosio duramente criticata dai dalfonsiani. Ora, si preannuncia una resa dei conti all’assemblea del 12 giugno.

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