Nuovo presidio sanitario a Francavilla

Nella struttura sono presenti i servizi di fisioterapia, neurologia e prevenzione. Il sindaco: «Un aiuto per le famiglie»

FRANCAVILLA. Una migliore e più completa assistenza sanitaria per un servizio capillare per la città. Ieri mattina è stato inaugurato il presidio distaccato del distretto sanitario di base di Francavilla. Il presidio ha la sua sede presso l’istituto Padovano, in piazza San Franco, in quella zona storica della città dove da tempo i residenti chiedevano più servizi. Uno è arrivato, ed è importante.

Dopo l’iniziativa del “Villaggio della Salute” della scorsa estate, il distretto coordinato da Rosa Borgia lancia ulteriori segnali di forza della medicina territoriale. Denominata “Palazzo Padovano”, la struttura è stata fortemente voluta dal sindaco Antonio Luciani, e dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto Chieti Francesco Zavattaro, che ieri hanno inaugurato la sede assieme alla dottoressa Borgia e al presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.

La struttura accoglie ulteriori servizi territoriali che arricchiscono quelli già presenti all’interno della sede centrale del distretto, in contrada Alento: l’utente al Padovano troverà un ampio ambulatorio di fisioterapia, un ambulatorio diagnostico avanzato di neurologia dotato di elettroencefalografo ed elettromiografo di ultima generazione, i servizi della prevenzione tra cui l’ambulatorio vaccinale, il servizio di psicologia territoriale, la commissione medico-legale e il servizio per l’erogazione dei presidi riabilitativi. Alcune delle funzioni erano precedentemente svolte dal distaccamento del distretto fino a pochi mesi fa ubicato in via Pola.

Ora, la sede più ampia, consentirà anche l’utilizzo e l’acquisto di nuovi macchinari. Per quanto riguarda l’utenza, le prenotazioni dovranno essere comunque effettuate presso la sede principale del distretto, attraverso il Cup.

L’Asl di Francavila si configura come una realtà importante per il territorio, in un periodo di tagli alla sanità e lunghe liste d’attesa. «Il distretto comprende un’area senza stabilimenti ospedalieri, comprendente dodici comuni, dotata di cinque sedi erogative in grado di dare risposte assistenziali complete e complesse al proprio territorio», si legge in una nota della Asl di Chieti.

Francavilla, Miglianico, San Giovanni Teatino, Vacri, Torrevecchia Teatina, Villamagna, Ripa Teatina, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella e Fara Filiorum Petri, sono questi i comuni ricompresi nell’area di intervento del distretto francavillese, per una popolazione di circa 63mila abitanti. Il distretto assiste anche pazienti oncologici gravi e terminali, ed ospita un poliambulatorio specialistico che copre ventitré branche sanitarie.

«Si tratta del più moderno modello che la direzione generale supporta in questa fase in cui la sostenibilità economica del sistema sanitario è diventato il problema più importante», prosegue la Asl, «e proprio nell’ottica della riduzione dei posti letto, dei ricoveri impropri, degli accessi impropri a pronto soccorso, risulta necessaria una decisiva riorganizzazione delle cure primarie».

Secondo la Asl, strumento irrinunciabile per il raggiungimento di questi obiettivi sarebbe l’aggregazione funzionale dei medici di famiglia con quelli della continuità assistenziale, in modo da garantire al paziente la reperibilità dei medici per tutto il giorno, sette giorni su sette. «Questi devono naturalmente operare in stretta integrazione con i pediatri e con le professionalità e le attività presenti nel distretto», si legge ancora nella nota.

Un presidio distaccato che vuol essere anche di snellimento delle liste d’attesa, e per l’erogazione di maggiori servizi in un quartiere abitato da famiglie che da tempo rivendicavano un’assistenza sanitaria sul territorio.

Tutti aspetti sottolineati nel corso dell’inaugurazione del centro anche dal primo cittadino di Francavilla e dal presidente della Provincia. «Si tratta di un traguardo importante per Francavilla», ha detto il sindaco Luciani, «in un periodo in cui gli ospedali piccoli chiudono, si tratta di un aiuto importante alle famiglie che necessitano di assistenza sanitaria».

Paola M.S. Toro

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