Oltre 1.400 biglietti venduti per una sala da 469 posti

ANCONA. Da un lato l'ipotesi di omicidio colposo plurimo, per le violazioni delle norme di sicurezza, a partire dal consistente gap tra capienza della discoteca e biglietti venduti: il triplo. Dall'al...

ANCONA. Da un lato l'ipotesi di omicidio colposo plurimo, per le violazioni delle norme di sicurezza, a partire dal consistente gap tra capienza della discoteca e biglietti venduti: il triplo. Dall'altro quella di omicidio preterintenzionale a carico di chi ha spruzzato spray urticante al peperoncino scatenando il panico nella Lanterna Azzurra di Corinaldo in occasione del dj set di Sfera Ebbasta, provocando la fuga verso l'uscita e la morte di sei persone. Gli investigatori procedono con cautela. Già sentite e identificate dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Ancona, un centinaio di persone, potenziali testimoni di ciò che è successo. Ascoltati anche tre amministratori del locale. Gli inquirenti parlano di un «atto dovuto» che però potrebbe preludere a una formale iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo plurimo. Un atto che, anche per questioni tecniche, potrebbe essere «imminente». Una delle questioni su cui maggiormente si è concentrata l'attenzione dei magistrati è la differenza tra biglietti staccati - poco meno di 1.400 - e la capienza dell'unica sala che sarebbe stata utilizzata per la serata, con 469 posti. Ma gli interrogativi riguardano anche l'idoneità della struttura a ospitare il tipo di evento in programma e le misure di sicurezza della discoteca, frequentata da giovanissimi provenienti non solo dalle Marche, e raggiunta anche con pullman organizzati. Il secondo principale fronte delle indagini è relativo alla causa scatenante della situazione di «panico generale» segnalata da molti presenti, scappati verso l'uscita d'emergenza dopo che l'aria si era fatta irrespirabile a causa dello spray urticante. Nel locale è stata trovata una bomboletta di spray al peperoncino sulla quale sono in corso accertamenti. Nel mirino degli investigatori sarebbe in questo caso finito un minorenne. Non è ancora chiaro però il movente dell'azione. Uno scherzo? Un escamotage per creare disordine e borseggiare? La reazione a una molestia? Un rito che da tempo si ripete tra il pubblico di vari spettacoli? Un dispetto a Sfera? Tutti possibili scenari che gli inquirenti stanno ancora verificando. Anche perché dai racconti dei presenti non è semplice capire cosa sia avvenuto. «La discoteca non ha telecamere interne che hanno ripreso cosa sia successo - segnala il comandante provinciale di Carabinieri di Ancona Cristian Carrozza -, per questo facciamo appello a chi c'era e ha filmati, di portarli ai carabinieri. Ci sono già molte mamme che hanno raggiunto le caserme per farli vedere. Ogni dettaglio può essere importante per le indagini».