Ospedale, la Regione potenzia i centri per l’Alzheimer

San Valentino, Paolucci annuncia l’avvio di un progetto per il trattamento delle patologie neurodegenerative

SAN VALENTINO. Il presidio sanitario di San Valentino sarà inserito in un programma di riconversione che la Regione sta affrontando per le tutte le strutture ospedaliere del territorio, per essere potenziato in direzione della prevenzione e del trattamento delle patologie neurodegenerative dell'invecchiamento e dell'Alzheimer. Lo ha garantito l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci durante la seduta di un consiglio comunale straordinario convocato specificamente sul tema del recupero dell'ospedale cittadino.

Oggi, questa struttura offre solo qualificate prestazioni ambulatoriali a fronte di dotazioni, realizzate oltre dieci anni fa, destinate alla cure riabilitative. Dispone, infatti, di una piscina attrezzata con i camminamenti in acqua ed altri presidi che all'epoca costarono oltre due miliardi delle vecchie lire. Il nuovo indirizzo sanitario che si assumerà per San Valentino avrà il supporto della collaborazione tra azienda sanitaria e università di Chieti. Paolucci ha dato anche piena adesione al programma di riattivazione dei reparti di degenza per riabilitazione di tipo estensivo (ex articolo 26), ossia non reparti di ricovero ospedaliero post acuzie, ma dedicati alla riabilitazione a lungo termine di pazienti con cronicità di patologie motorie, neurologiche e cognitive.

Al consiglio hanno partecipato il professor Stefano Sensi del Centro scienze dell'invecchiamento, responsabile del Centro di riabilitazione per l'Alzheimer, le demenze ed i disturbi cognitivi dell'età senile, il neo manager della Asl Armando Mancini, l'assessore regionale Donato Di Matteo, il sottosegretario Mario Mazzocca, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, che hanno sostenuto l'impegno di Paolucci. Il sindaco Antonio Saia ha fatto presente che la Regione ha partecipato ad un concorso vincendo un premio di 700mila euro in virtù del lavoro che compiono i ricercatori diretti dal professor Sensi e che dunque l'orientamento da assumere per l'ospedale cittadino ha piena validità, non potendo però sottacere l'abbandono a cui è stato lasciato in questi anni a danno dell’attività riabilitativa pubblica e a beneficio della privata.

Preso atto di quanto emerso Saia ha concluso chiedendo che la Regione proceda definitivamente a mettere in pratiche le cose annunciate, di far seguire i fatti alle parole, di dare il definitivo assetto al presidio, mettendo a disposizione personale e mezzi. Con questa prospettiva la sanità in Val Pescara è destinata a cambiare volto con Popoli centro riabilitativo di eccellenza e San Valentino struttura per le patologie dell'invecchiamento.

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