L'ospedale di Penne

PENNE

Ospedale, reparti senza biancheria 

Salta il rifornimento per i malati. Pasqualone (Fials): «Fatto gravissimo, le aziende che hanno sbagliato devono pagare»

PENNE. Spiacevole fuori programma all’ospedale San Massimo di Penne (Pescara). Ieri mattina sono finite le riserve di biancheria e gli infermieri e i dipendenti dei vari reparti si sono accorti di non avere più nessuna scorta a disposizione per cambiare lenzuola e copriletto ai malati.
Il rifornimento che sarebbe dovuto arrivare di primo mattino è saltato. Problema non da poco se si considera  il caldo di questi giorni e che, tra sala operatoria, reparti e day hospital, attualmente, sono oltre 70 le postazioni letto dell’ospedale. Immediatamente il personale infermieristico del presidio sanitario vestino ha avvisato delproblema i vertici della Asl di Pescara. «C’è stato», ha chiarito telefonicamente Valerio Fortunato, direttore sanitario aziendale della Asl di Pescara, «esclusivamente un problema tecnico dell’azienda che rifornisce la biancheria, ma ci siamo immediatamente attivati e, nel tardo pomeriggio, il San Massimo è stato regolarmente rifornito. Tengo a precisare che nessun paziente è rimasto senza biancheria». Nessuno paziente è rimasto senza biancheria, è vero, ma alle 18 di ieri pomeriggio la fornitura non era ancora arrivata in ospedale e tutti i ricoverati hanno mantenuto la stessa biancheria dal mattino. «Quel che è accaduto è un fatto gravissimo. All’ospedale di Penne non ci sono bestie ma malati come in tutte gli altri luoghi di ricovero ospedaliero. Le aziende che hanno sbagliato devono pagare», commenta il segretario regionale Fials, Gabriele Pasqualone.
Il grave ritardo nella consegna della biancheria, con le temperature che ieri, in alcune ore della giornata hanno abbondantemente superato i 30 gradi, è stato poco piacevole soprattutto per le persone anziane, le più bisognose di lenzuola e copriletto sempre freschi. Come se non bastasse, l’area medica del San Massimo continua a soffrire per le carenze di personale. Il primario del reparto di Medicina, Dante Orlando, ha chiesto ufficialmente al direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, la chiusura dei ricoveri in uno dei due reparti di degenza, dimezzando così il numero dei posti letto, e l’assunzione di nuovo personale medico a tempo determinato. Per lo scorso luglio, la copertura dei turni è stata possibile solo grazie a enormi sacrifici, ma non sarà possibile, ad agosto, anche per via dell’ipotesi, tramontata, di assegnare all'ospedale vestino medici convenzionati esterni.

@RIPRODUZIONE RISERVATA