Parco, stop ai lavori: rischio ordigni bellici 

Via Rigopiano, i tecnici trovano oggetti metallici sospetti, ma la bonifica partirà solo a settembre

PESCARA. I lavori per realizzare il progetto del parco dello sport nell’area verde dell’ex Monopolio di Stato, in via Rigopiano, non possono partire, almeno per ora. Le indagini, compiute dai tecnici per verificare l’eventuale presenza di bombe della Seconda guerra mondiale, hanno dato esito positivo. Ossia, gli strumenti utilizzati hanno segnalato la presenza di oggetti di metallo non meglio identificati. Non è escluso, ma è presto per dirlo, che possano essere effettivamente due ordigni bellici.
Ma per sapere effettivamente di che cosa si tratti bisognerà attendere l’esito di ulteriori rilievi che verranno autorizzati dal Genio militare. Lo ha rivelato il vice sindaco Antonio Blasioli.
«L’area», ha detto, «necessita di una bonifica. Prima di procedere chiederemo il parere del Genio militare. È quanto ci comunica la Sogem sas che ha eseguito le indagini di rischio bellico il 23 luglio scorso. I tecnici hanno rilevato numerosi segnali ferromagnetici, molti dei quali ad una profondità superiore agli 80 centimetri. E proprio per queste occorre la bonifica bellica, per verificare se i segnali siano corrispondenti a degli ordigni o ad altro materiale ferroso nascosto nel sottosuolo».
Finora questa indagine è costata 12.000 euro, ma è un’operazione che stabilisce la legge prima di ogni lavoro su aree incolte. Tra l’altro, bisogna ricordare che alcune zone della città vennero bombardate nel 1943.
«Per il cosiddetto rischio bellico», ha spiegato il vice sindaco, «la Sogem, di Isernia, individuata tra le ditte iscritte in un apposito registro del ministero per effettuare questo tipo di indagine, impiegherà dieci giorni di tempo, trascorsi i quali, se non ci saranno problemi per la presenza di ordigni, si procederà all'inizio del primo lotto del Parco dello sport, parco cofinanziato dal Coni nell'ambito del progetto sport e periferie».
«La Sogem», ha aggiunto, «ha effettuato una indagine superficiale magnetometrica con apparati rilevatori per un metro di profondità su tutta l'area di circa 7.500 metri quadrati, per 1,50 metri in corrispondenza degli alberi da piantumare, per 2 metri di profondità in corrispondenza dell'area in cui è localizzato il chiosco/spogliatoio e per 7 metri di profondità nell'area in cui è localizzato il pozzo».
«Se le bonifiche avranno esito negativo, circostanza che sapremo solo nel mese di settembre», ha concluso, «ad ottobre inizieranno i lavori del Parco dello sport. La Aec realizzerà il primo dei due lotti dei lavori del Parco. In caso contrario, dovranno intervenire gli artificieri».
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