Partito il taglio degli alberi Rissa sfiorata e denunce

Scontro tra ambientalisti e residenti favorevoli ai lavori, abbattuto un pioppo

PESCARA. Alla fine il primo pioppo, annoverato tra i 121 alberi pericolosi, è stato abbattuto. Ma quella di ieri è stata una giornata difficile, in cui si sono registrati momenti di forte tensione e un inedito scontro verbale tra ambientalisti e residenti favorevoli al taglio delle piante a rischio. L’episodio più grave è avvenuto alle ore di pranzo, davanti al palazzetto dello sport di via Rigopiano, quando due giovani hanno cercato di fermare gli operai con le motoseghe. Si è sfiorata la rissa. Sono intervenute due pattuglie dei vigili urbani e i due giovani sono stati denunciati per resistenza al pubblico ufficiale.

Il primo blitz. Alle 8,30 in punto, gli operai della ditta incaricata dal Comune di fare gli interventi sugli alberi, muniti di autogru, sono arrivati in via Rigopiano e ad aspettarli c’era un gruppo di ambientalisti pronti a far scattare la protesta per impedire i lavori. Gli operai hanno subito desistito e sono andati alla ricerca di altri posti dove poter intervenire con i tagli degli alberi. È partito l’inseguimento degli ambientalisti in tutta la città. Dopo via Rigopiano, l’autogru si è fermata in piazza Italia e anche lì la zona era presidiata. Poi, gli operai si sono diretti in una stradina privata nel rione Ina casa, tra via Rigopiano e il palazzo della Provincia di via Passolanciano.

Tentativo fallito. Gli operai, in fretta e furia, hanno recintato l’area e posizionato l’autogru davanti all’albero indicato nel report, dell’agronomo incaricato dal Comune Carlo Massimo Rabottini, tra quelli a rischio caduta. Si tratta di un pino, di trenta o quaranta anni di età, inclinato su un palazzo.

Nel giro di pochi minuti, gli operai sono stati raggiunti dagli ambientalisti e da alcuni residenti che, contrariamente a quanto accaduto sabato scorso in via Vespucci, si sono mostrati subito favorevoli al taglio degli alberi pericolosi. «Qui sono caduti diversi pini in passato, alcuni hanno danneggiato anche delle auto», ha raccontato Ennio Di Giovanni, uno degli abitanti del rione, «abbiamo paura che possano caderne altri. Il Comune fa bene ad abbatterli». «Gli alberi sono ridotti così perché in vent’anni non è mai venuto nessuno qui per curarli», ha detto Anna Rampo, un’altra residente, «questo pino quando nevica si appoggia al nostro palazzo perché non ce la fa a sostenere il peso». «Se queste piante non dovessero essere malate, sarebbe meglio non abbatterle», ha aggiunto Valterio Fratini. Di tutt’altro avviso gli ambientalisti. «Questo è un albero bilanciato, servono le prove di stabilità per stabilire se è da abbattere», ha proposto Loredana Di Paola, del Forum dell’acqua. «Andrebbero fatti altri esami prima di decidere il taglio», ha sottolineato Caterina Artese dottore forestale. Sul posto è arrivata una pattuglia dei vigili urbani per agomberare il sit-in. Ma gli operai, dopo aver tagliato appena due rami, hanno deciso di interrompere tutto e andare via.

Un altro intervento. Alle 12, un altro blitz della ditta incaricata sempre in via Rigopiano, all’altezza del palasport. Anche lì gli ambientalisti hanno cercato di fermare i lavori. Ne è nata una violenta discussione con i residenti, favorevoli al taglio di un pioppo, poi abbattuto. Presenti agenti della polizia municipale, della Digos e i carabinieri. Sono stati registrati i nomi degli ambientalisti e ora il Comune sta valutando se denunciarli per interruzione di pubblico servizio.

Sfiorata la rissa. Gli ambientalisti hanno sgomberato il campo dopo un’ora, ma la protesta è proseguita. Due giovani fratelli hanno cercato di ostacolare le operazioni di abbattimento del pioppo e si è sfiorato uno scontro fisico, prima con gli operai, poi con un vigile che tentava di fermarli. I due sono stati denunciati.

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