Penne, boom di iscrizioni gli istituti fanno il pieno 

Al liceo quasi cento alunni in più, al Marconi crescono anche gli studenti stranieri Ma restano criticità e problemi delle sedi: Giardini e Paratore in attesa dei fondi

PENNE. Numeri positivi per le scuole di Penne. I due istituti d’istruzione superiore, sia il liceo Luca da Penne Mario dei Fiori che l’istituto tecnico Guglielmo Marconi, hanno fatto registrare un aumento delle iscrizioni. Il liceo pennese conta 97 nuovi iscritti al primo anno, per un totale di 460 alunni. Anche per il Marconi ci sono numeri positivi: 76 nuovi iscritti al primo più una trentina di nuovi iscritti tra scuole serali e le classi successive.
Al Marconi cresce anche il numero degli alunni stranieri. Con i 9 iscritti in questo anno ne sono complessivamente 19 e arrivano da Irlanda, Romania, Cina, Kossovo, India e Polonia. «Siamo soddisfatti», afferma la preside del liceo, Eleonora Dell’Oso, «anche se qualche iscritto in più c’è lo aspettavamo per il liceo artistico».
Se i numeri dei nuovi iscritti sono positivi, però, non può dirsi altrettanto delle strutture scolastiche. Mentre il liceo Luca da Penne vive una condizione di normalità - la sede centrale è funzionante al cento per cento e la sede dell’ex istituto d’arte è utilizzabile anche se oggetto d’intervento di adeguamento sismico - il Marconi di Penne ha la propria sede centrale inutilizzabile dal 18 gennaio 2017. I ragazzi del Marconi, oltre alla piccola succursale di San Giovanni, possono contare sulla sede provvisoria (Must) di Fonte Nuova. Una sede comoda e confortevole, ma che tutti sperano di lasciare al pubblico utilizzo per poter riabbracciare la propria sede storica di palazzo De Sterlich. «Siamo in totale crescita», spiega la dirigente del Marconi, Angela Pizzi. «Oggi la nostra scuola conta circa 450 studenti, ma sono preoccupata per il futuro della nostra sede centrale. Nonostante un finanziamento di 2 milioni e 100 mila euro per l’intervento necessario alla sede centrale, oltre i 600 mila euro stanziati per la succursale e i 300 mila euro ulteriori per la sede del Marconi, non vediamo l’inizio di questi interventi. La mia preoccupazione è che questi fondi stanziati dalla Regione, se non utilizzati in tempi celeri, possano essere dirottati altrove», conclude la preside.
Della situazione delle scuole pennesi, con i due istituti comprensivi (asilo, elementari e medie) “Laura Ciulli Paratore” e “Mario Giardini”, parla l’assessore all’edilizia scolastica Nunzio Campitelli. La Giardini non ha una propria sede dal 2016, da quando è stata dichiarata l’inagibilità della struttura di via Caselli, mentre l’istituto Paratore attende i finanziamenti per adeguare una porzione del proprio edificio scolastico. «L’adeguamento del corpo B della scuola Paratore», spiega Campitelli, «è in posizione utile per ottenere il finanziamento, aspettiamo solo il trasferimento dei fondi alla Regione, che poi divulgherà agli aggiudicatari. Per la scuola Giardini attendiamo l'esito di un bando del Miur al quale abbiamo partecipato. Siamo in attesa anche per quanto riguarda la domanda per i finanziamenti della Regione per il terremoto. Per il Marconi vale lo stesso discorso della Giardini: è una scuola finanziabile perché inagibile ed evacuata a seguito del sisma. C’è da attendere che arrivi il finanziamento», spiega l’assessore.
La speranza della comunità pennese è che il capoluogo vestino possa continuare a recitare un ruolo importante per la formazione scolastica.
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