la delibera  

Periferie, 18 milioni per il recupero 

L’assessore: «Serviranno per mobilità, edilizia popolare e lavoro»

PESCARA . È stata pubblicata ieri, sulla Gazzetta Ufficiale, la delibera Cipe del 7 agosto 2017 con cui è stata stanziata l’ultima tranche di finanziamento per i programmi presentati dai Comuni capoluogo, che hanno risposto al bando della presidenza del consiglio per il recupero delle periferie. Pescara è collocata al 46° posto dell’intera graduatoria, che conta 120 progetti in tutta Italia.
«La ratifica avverrà a breve», sottolinea l’assessore alla riqualificazione delle periferie Giacomo Cuzzi, «confidiamo per metà dicembre, e da allora il nostro programma potrà finalmente decollare. La convenzione dovrà essere registrata dalla Corte dei conti, ed entro 60 giorni da quel momento dovranno presentati i progetti». Il bando nasce dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016, che ha definito modalità e procedure, proponendo una sinergia fra pubblico e privato per promuovere interventi a vantaggio delle periferie. Il bando ha messo sul piatto 500 milioni di euro. «Dalla partnership che ne è nata», aggiunge Cuzzi, «sono arrivati progetti che ci hanno dato la possibilità di promuovere da un lato la mobilità ciclabile, poi la viabilità, la riqualificazione urbana e interventi di natura sociale. Si tratta di risorse che valgono come moltiplicatore, perché gli interventi presentati muovono un volume di investimenti pari a 58 milioni di euro, di cui 18 milioni in fondi statali, 2.310.000 milioni con risorse comunali, 300.000 euro di fondi Fas e 37.513.984 di risorse private. Ricordando il dettaglio dei 18 milioni ci sono: 1.055.000 per la mobilità ciclabile; 6.118.000 euro per la viabilità (Tiburtina, San Donato, Via Pantini e Pums); per la riqualificazione urbana 6.827.000 euro (Zanni, Borgo Marino, Fontanelle, San Donato, Città della Musica e Lungofiume); i rimanenti 4 milioni sono destinati a interventi sociali. Tutto il programma si regge su progetti conformi al Prg, specie quelli di Fontanelle, che con il recupero di tutti i piani terra delle abitazioni Ater per disabili risponde a una doppia richiesta e a San Donato, dove nascerà, come ha proposto l'istituto Volta, un incubatore occupazionale per giovani, un laboratorio per creare occupazione e opportunità».