Operazione della guardia costiera: maxi sequestro di tonno rosso

PESCARA

Pesca illegale tonni rossi, maxi-sequestro e sanzioni

Operazione della polizia marittima sull'Asse attrezzato: bloccato un veicolo con circa mezza tonnellata di prodotto ittico

PESCARA. Circa mezza tonnellata di tonni rossi, pescati illegalmente, è stata sequestrata dagli uomini della polizia marittima della guardia costiera di Pescara alla fine di una operazione notturna. Durante un’attività di controllo sulla filiera della pesca, e dopo una significativa attività di monitoraggio, i militari hanno intercettato sull’Asse attrezzato un veicolo, intestato a una ditta dedita alla compravendita di prodotti ittici, che è stato fermato e sottoposto a controllo.

Il veicolo carico di tonni rossi bloccato dalla polizia marittima

All'interno sono stati trovati 12 dodici esemplari di tonno rosso, per un peso complessivo di 495 chili. I conducenti del mezzo non hanno potuto fornire la documentazione prevista dalla normativa comunitaria e nazionale (ad esempio, eBCD e/o modelli T2M) specifica per il tonno rosso, che serve a  identificare la provenienza del prodotto ittico. E' scattato quindi il sequestro con conseguente contestazione di una sanzione amministrativa per un importo pari a 8mila euro. “Questo tipo di operazione" commenta il direttore Marittimo di Pescara, il capitano di vascello Donato De Carolis, "è finalizzato a interrompere il mercato clandestino, che viene alimentato dalle catture illecite non documentate. Da qualche anno, la domanda del mercato internazionale di tonno rosso registra un considerevole aumento e ciò ha fatto, di conseguenza, moltiplicare le catture, per lo più illegali. La pesca di questa specie è consentita  infatti a un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale ed è controllata secondo un rigido sistema di controllo normativo.

Alcuni esemplari di tonno rosso sequestrati dalla guardia costiera

 Il commercio illegale di tonno rosso, quindi, oltre a far scaturire una ulteriore diminuzione dello stock ittico, comporta il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti oltre a palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono, invece, le attività di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole.

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