Pescara, caldo infernale per un’altra settimana 

Il meteorologo De Palma: «Temperature record fino a domani, poi giornate ancora infuocate». Breve tregua per l’ozono

PESCARA. L’incubo del caldo infernale non accenna a finire. Dobbiamo aspettarci temperature record fino a domani, poi un lievissimo calo termico, ma con valori sempre al di sopra della media almeno per un’altra settimana. A dirlo è il meteorologo Giovanni De Palma, responsabile del sito Abruzzometeo.org.
In compenso, si registra una piccola tregua sul fronte dell’inquinamento. L’ozono, che aveva superato i limiti per due volte mercoledì scorso in via Sacco, è tornato giovedì sotto i limiti di guardia. Ma gli esperti dell’Arta temono un nuovo peggioramento: per questo si attendono i dati di ieri che verranno resi noti oggi. Per precauzione, l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha invitato i cittadini a seguire i consigli già diffusi giovedì, destinati in particolare ai soggetti più deboli, ossia bambini, anziani e malati: evitare di uscire nelle ore più calde, utilizzare meno l’auto, ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata.
Intanto, continua l’allarme per l’afa. Anche ieri si sono registrati circa 300 accessi al Pronto soccorso dell’ospedale civile e in forte crescita sono i ricoveri di persone con problemi psichiatrici. Ma l’emergenza è destinata ad andare avanti ancora nei prossimi giorni. Ieri, il ministero della Salute ha confermato che Pescara sarà con il bollino rosso per il caldo fino a domani, insieme ad altre 25 città italiane. Ossia, il livello massimo di allarme per l’afa. In proposito, il meteorologo De Palma è chiaro. «Avremo temperature record fino a domenica (domani, ndr)», avverte, «ci sarà poi un lieve calo termico, ma i valori resteranno comunque alti tra i 34 e i 36 gradi fino a venerdì prossimo 11 agosto». Da venerdì, infatti, è previsto un peggioramento meteo, con probabili piogge anche sull’Abruzzo. «Potremmo avere», afferma, «precipitazioni anche di forte intensità a causa del caldo accumulato e delle temperature elevate che si sono registrate in questi giorni nei mari».
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