Pescara, in arrivo 640mila euro per le case agli sfollati 

La Regione chiede al ministero di sbloccare i fondi già assegnati all’Ater. Alessandrini: «Abbiamo sistemato quasi tutte le famiglie sgomberate»

PESCARA. Si intravede una piccola schiarita per gli inquilini delle palazzine Ater di via Lago di Borgiano sgomberate mercoledì scorso. Dalla Regione è giunta la notizia che arriveranno presto i fondi, stanziati nei mesi scorsi dal ministero delle Infrastrutture, destinati all’Ater. Si tratta di 642.380 euro che verranno utilizzati subito per riqualificare 43 alloggi da assegnare entro il prossimo settembre ad altrettante famiglie sgomberate.
Nel frattempo, il sindaco Marco Alessandrini, al termine di una riunione pomeridiana al Centro operativo comunale, ha annunciato che finora è stata trovata sistemazione a 230 inquilini, su un totale di 235 rimasti senza casa. Sistemazioni sicuramente più dignitose di quelle assegnate in un primo momento ad alcune famiglie. Come quelle alloggiate per 24 ore tra sporcizia e scarafaggi all’interno dell’ex circoscrizione Castellamare di via Bovio, poi trasferite da giovedì sera all’hotel Holiday.

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Regione e Comune ora stanno già pensando alla seconda fase, cioè dare un tetto permanente alle famiglie sgomberate. È stato Enzo Del Vecchio, ex vice sindaco, ora segretario particolare del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, a rivelare una telefonata del governatore alla responsabile della Direzione generale edilizia statale e interventi speciali del ministero delle Infrastrutture Mariapia Pallavicini per rappresentare l’urgenza dell’erogazione dei fondi, in totale 642.380 euro, già assegnati all’Ater di Pescara, da utilizzare immediatamente per i lavori di ripristino delle condizioni di abitabilità di 43 alloggi popolari. Alloggi da mettere a disposizione delle famiglie che hanno abbandonare le loro case di via Lago di Borgiano. «L’Ater», ha spiegato Del Vecchio, «è stata sollecitata all’affidamento d’urgenza dei lavori per ridurre al massimo i tempi necessari all’avvio degli interventi». E l’ingegnere Carmine Morelli, tecnico dell’Ater, ha fatto sapere è stata già avviata la procedura per dividere in quattro lotti i lavori utilizzando la procedura di somma urgenza per evitare gare d’appalto. Gli interventi verranno affidati a quattro ditte diverse, a partire da venerdì prossimo 14 luglio, per concludersi entro settembre.
Intanto, prosegue il lavoro febbrile da 72 ore del Centro operativo comunale (Coc) per trovare un tetto a tutti i 235 inquilini sgomberati. Alle 16 di ieri ne risultavano sistemati 230. «Per gli altri 5 provvederemo entro la serata», ha assicurato Alessandrini. Il punto della situazione è stato fatto nel pomeriggio dal sindaco, dal vice sindaco Antonio Blasioli, gli assessori Antonella Allegrino e Paola Marchegiani, la consigliera Daniela Santroni, i dirigenti del Comune Tommaso Vespasiano e Pierpaolo Pescara, gli agenti della polizia municipale e i rappresentanti della protezione civile e delle associazioni di volontariato. «Abbiamo trovato una rete di protezione», ha affermato Alessandrini, «che si articola in strutture alberghiere e comunali. Ci sono poi famiglie che hanno trovato sistemazioni autonome facendosi ospitare da parenti o amici. Come Comune abbiamo richiesto lo stato di emergenza regionale. Abbiamo anche approvato una delibera in giunta che regolamenta le assegnazioni di nuovi immobili dando priorità alle famiglie con persone disabili, con minori e anziani». Blasioli ha poi fornito i numeri delle sistemazioni provvisorie. «Come Ater», ha concluso Morelli, «abbiamo messo a disposizione 7 appartamenti e altri 2 saranno disponibili la prossima settimana».
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