Pescara, in bicicletta sul marciapiede: raffica di multe sulla riviera 

I ciclisti percorrevano il lungomare nord fuori della pista, è il secondo blitz in un mese dei vigili. Una persona ha insultato la polizia municipale ed è fuggita, ma è stata rintracciata poco dopo  

PESCARA. Sono ancora tanti i ciclisti che continuano a pedalare sul marciapiedi della riviera nord, anziché sulla pista ciclabile. Lo dimostra il fatto che ieri mattina, in poche ore, la polizia municipale ne ha fermati e contravvenzionati 21. Uno di loro ha tentato di svignarsela e, dopo aver insultato il vigile, è stato inseguito, bloccato, identificato e poi multato.
Traccia un bilancio della mattinata il comandante della polizia municipale, Carlo Maggitti, da sempre favorevole a un’opera di sensibilizzazione nei confronti di chi muove sulle due ruote. Perché di questo si tratta, dice Maggitti parlando delle multe: «Sensibilizzazione e non punizione». E proprio in quest’ottica il comandante torna a rivolgersi ai pescaresi chiedendo «a tutti coloro che si muovono in bicicletta di usare la pista ciclabile», tanto più che esiste ed è stata realizzata proprio ai margini del marciapiedi, per tenere distinti (e distanti) pedoni e ciclisti.
Quello di ieri non è il primo servizio del genere. Già nella prima metà di luglio i vigili hanno lanciato un messaggio forte e chiaro agli amanti delle due ruote: in circa un’ora e mezzo hanno multato nove persone che percorrevano il lungomare nord, tra Largo Mediterraneo (la nave di Cascella) e la rotonda Paolucci. Gli “irregolari” sono stati fermati sul marciapiedi e, tra una lamentela e l’altra, sono stati contravvenzionati.
Solo pochi giorni prima sempre la municipale aveva realizzato una specie di raid sulla riviera nord rimuovendo le biciclette lasciate dagli bagnanti sulle aiuole, anziché nelle rastrelliere. In base a un’ordinanza del sindaco Alessandrini gli spazi di verde pubblico rimessi a nuovo nei mesi scorsi dal Comune sul lungomare non possono essere usati per parcheggiare le bici e sono a rischio rimozione anche tutte quelle bici (o parti di bici) ridotte in condizioni tali da far presumere lo stato di abbandono.
Ora Maggitti torna alla carica. Sul marciapiedi, fa notare, abbondano «pedoni, bambini e animali per cui le bici sono un di più non sopportabile». Eppure ce ne sono parecchie e basta sostare un po’ sul lungomare per accorgersi di come vanno le cose. Ecco perché il comandante sta pensando di «riprendere» i servizi di monitoraggio dei ciclisti indisciplinati, sempre con l’obiettivo di »educare» chi non rispetta il Codice della strada e le ordinanze in vigore, nella speranza di «prevenire le infrazioni per il futuro».
Passato il Ferragosto, annuncia Maggitti, le pattuglie in servizio riceveranno l’input di controllare nuovamente anche la situazione delle aiuole, per accertare che le biciclette non vengano piazzate al centro delle aree verdi. È bene, quindi, tenere a mente che la municipale resterà vigile su questo tipo di infrazioni. E se qualcuno pensa di riuscire a farla franca, sappia che gli agenti non mollano la presa, come dimostra un episodio avvenuto ieri. L’addetto a questo servizio (che si muoveva su una bicicletta a pedalata assistita) ha intercettato un ciclista sul marciapiedi e ha tentato di fermarlo per contravvenzionarlo ma il ciclista ha tirato dritto, imprecando. Il vigile non si è arreso, racconta Maggitti e, con il supporto di una pattuglia, il ciclista in fuga è stato raggiunto. Per lui è scattata la multa. Meglio pagare entro 5 giorni: in tal caso la passeggiata sul marciapiedi costa solo 17,50 euro. Oltre i 5 giorni la sanzione è piena: 25 euro.
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