Pescara, la giovane mamma uccisa da un’embolia polmonare 

È durata quattro ore l’autopsia della 34enne morta in ospedale dopo il ricovero. Resta il mistero su eventuali responsabilità mediche. Domani funerali a Spoltore

PESCARA . È morta per una” trombo-embolia polmonare massiva” Gelsomina Collevecchio, 34 anni, deceduta improvvisamente nel reparto di medicina dell’ospedale civile di Pescara, dove era stata ricoverata due giorni prima.
A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita ieri a Chieti dall’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, disposta dal pm Anna Benigni. L’esame è durato circa quattro ore. La procura ha aperto un fascicolo, dopo la denuncia presentata dai familiari, e disposto il sequestro della cartella clinica, ma al momento non risultano indagati. A rappresentare la famiglia di Gelsomina Collevecchio, madre di una bambina di appena 17 mesi, sono l’avvocato Enzo Di Lodovico, per la parte penale, e la società Giesse di Montesilvano per la consulenza civilistica.
L’anatomopatologo incaricato dalla Procura si è riservato dei giorni per effettuare altri esami di tipo istologico e valutare la cartella clinica della paziente. Soltanto dal l’esame accurato dei sintomi descritti, degli esami effettuati, del quadro clinico e delle eventuali terapie praticate, si potrà capire se la ragazza poteva essere salvata, o se, al contrario, si sia trattato di un evento tanto raro quanto imprevedibile. domande alle quali dovrà rispondere il dottor D’Ovidio nella relazione che rimetterà al pm.
Intanto, il corpo è stato restituito alla famiglia che così potrà celebrare i funerali. Le esequie si terranno domani alle 15, a Spoltore, nella chiesa di San Panfilo. Poi il corpo sarà portato al cimitero di Montesilvano, per essere tumulato. Originaria di Spoltore, Gelsomina si era trasferita a Montesilvano dove viveva col marito, Pietro Cairella, e la figlioletta. (a.bag.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .