Pescara, le lacrime di Togni: «Forse era destino che segnassi così»

Al triplice fischio dell’arbitro Romulo, Togni si è sfogato piangendo a dirotto. La rete (che ha regalato la vittoria ai biancazzurri sul Catania) è stata una liberazione per l’eroe della serata, che viene da un periodo molto delicato, non solo per la lunga emarginazione di inizio campionato

PESCARA. Al triplice fischio dell’arbitro Romulo Togni si è sfogato piangendo a dirotto. La rete è stata una liberazione per l’eroe della serata, che viene da un periodo molto delicato, non solo per la lunga emarginazione di inizio campionato. C’entrano anche vicende private. «Era destino che segnassi all’ultimo minuto, ho provato un’emozione straordinaria. Negli ultimi mesi ho vissuto momenti di grande tensione: il divorzio da mia moglie, le difficoltà nel trovare spazio, insomma, non sono stati giorni sereni».

È andato a segno in A per la prima volta, una gioia incontenibile e anche una dedica particolare. Quando ha visto la rete gonfiarsi i compagni lo hanno rincorso per abbracciarlo, mentre lui correva verso il settore occupato dai disabili. «Non mi hanno fatto mai mancare l’affetto, dovevo condividere la gioia con loro. Nel mondo del calcio quasi sempre non si distingue tra l’uomo e l’atleta, il supporto che mi hanno dato è stato prezioso». Bergodi apprezza le sue qualità, ora la società sembra pronta a ricredersi e a prolungargli il contratto che scade il prossimo 30 giugno. «Se dovesse accadere sarei felicissimo e continuerei ad impegnarmi come ho sempre fatto. Però questi aspetti riguardano il direttore e il mio procuratore». Stamattina partirà per Porto Alegre per un Natale speciale da trascorrere con i suoi familiari. Un altro elemento rivitalizzato dalla cura Bergodi è Mervan Celik. Lo svedese, dopo il suo secondo gol in campionato, ha esultato mostrando una maglietta sulla quale era raffigurata una fotografia di un amico che non c’è più.

«La dedica è per lui. Sono contentissimo, questo è il modo migliore per chiudere il 2012. Ringrazio Bergodi per la fiducia che mi sta dando, la squadra è viva». Anche Marco Capuano sta trovando la necessaria continuità per riscattare un avvio di torneo non esaltante. «Sono soddisfatto, abbiamo vinto contro una squadra superiore alla nostra per tecnica ed esperienza, un avversario ostico che all’inizio ci ha creato qualche apprensione». Poi un elogio all’allenatore. «Bergodi è stato capace di toccare le corde giuste. Ha tirato fuori la grinta da ognuno di noi. Ora tutti rincorrono l’avversario, a cominciare dagli attaccanti. Questo ci assicura una maggiore compattezza». I 17 punti conquistati finora garantiscono un pizzico di tranquillità in più in vista della riapertura del mercato. «Non sono pochi, li accettiamo volentieri. Serviranno anche per mettere un po’ di pressione a quelle squadre che devono ancora scendere in campo».

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