Pescara, morto in ospedale l'ex sindaco Carlo Pace: la Procura apre l'inchiesta

Nel primo pomeriggio di ieri era stato investito da un'auto in via Silvio Pellico ed era stato ricoverato in Ortopedia con 40 giorni di prognosi. Questa notte il decesso: la Procura ha chiesto alla direzione sanitaria la cartella clinica. Il cordoglio e il dolore della città

PESCARA. La Procura della Repubblica apre l'inchiesta sulla morte dell'ex sindaco Carlo Pace avvenuta questa notte in ospedale. Nel primo pomeriggio di ieri Pace era stato investito da un'auto in via Silvio Pellico: soccorso e trasportato al pronto soccorso, l'ex sindaco era stato ricoverato nel reparto di Ortopedia dell'ospedale civile con 40 giorni di prognosi. Pace, 81 anni da compiere il 14 ottobre, è finito a terra perdendo del sangue, l’investitore della Peugeot 106 si è fermato e lo ha soccorso, dopodiché sono stati avvertiti il 118 e la polizia municipale, che si è occupata dei rilievi dell’incidente. L’ex sindaco, alla guida del Comune dal 1993 al 2004 ma anche ingegnere ed ex docente universitario all'università D’Annunzio, alle 16 è finito al pronto soccorso e poi in reparto.

I rilievi dell'incidente sono stati fatti dalla polizia municipale, che dopo l'investimento ha raggiunto via Silvio Pellico e ascoltato la testimonianza dell'investitore, un 65enne pescarese. L’auto che ha investito Pace stava percorrendo via Pellico in direzione sud-nord, mentre l’ex sindaco stava attraversando la strada dal marciapiedi lato monti a quello lato mare. La Procura ha richiesto alla direzione sanitaria la cartella clinica di Carlo Pace. L'inchiesta sulla morte dell'ex sindaco dovrà chiarire quali sono le cause che hanno portato al decesso l'ingegnere pescarese poche ore dopo l'incidente.

Le condoglianze di D'Alfonso. Immediata la reazione commossa di quanti lo conoscevano e delle istituzioni cittadine e regionale. Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio il governatore Luciano D'Alfonso: "La scomparsa di Carlo Pace mi addolora profondamente. Ho sempre avuto con lui un rapporto sincero e collaborativo, e i suoi esperti suggerimenti non mancavano mai in tema di infrastrutture, soprattutto se si parlava del porto di Pescara o dell’aeroporto d’Abruzzo. Trovavo spesso i suoi commenti ai miei post su Facebook ed erano sempre nutriti dall’acuta sagacia che tutti – amici e avversari politici – gli hanno sempre riconosciuto. Nei nove anni vissuti in qualità di sindaco di Pescara ha coltivato la visione della “città veloce” dando saggia concretezza alla vocazione naturale del capoluogo come fulcro dell’area metropolitana. Carlo, mi mancheranno il tuo sorriso e i tuoi preziosi consigli. Che la terra ti sia lieve, e che la sofferenza dei tuoi familiari per una perdita così dolorosa e improvvisa possa essere mitigata dalla memoria riconoscente di tutta la tua comunità".

Il cordoglio del sindaco Alessandrini e di Blasioli. “La scomparsa improvvisa di Carlo Pace ha lasciato in tutti noi un senso di vuoto, perché ieri abbiamo appreso dell'incidente, ma non immaginavamo un epilogo simile", ha scritto Marco Alessandrini. "Oggi Pescara perde prima di tutto un uomo per bene. Io ho avuto modo di conoscerlo meglio quando si era allontanato dalla vita politica, mantenendo comunque le sue passioni. Carlo Pace è stato una persona limpida, pulita e appassionata della sua Città, che ha continuato a seguire anche dopo la fine del suo lungo mandato da sindaco, scelto con l'allora neonato meccanismo dell'elezione diretta nel '93, che lo ha visto per due mandati a Palazzo di Città. Una presenza sensibile e stimata, la sua, tanto che non avevo avuto difficoltà a confermarlo come componente del Comune all'ICRAnet che è stata la sua creatura, un'istituzione a cui teneva molto. Ci sentivamo spesso sulle questioni della Città e la sua è sicuramente una voce che ci mancherà molto. Personalmente mi stringo al cordoglio della moglie, dei figli e dei nipoti, lo faccio anche da sindaco interpretando di certo il pensiero della città che lo ricorda con affetto”. Il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli ha aggiunto: “Mi ha sempre piacevolmente impressionato lo spirito partecipante di Carlo Pace a molte delle iniziative della città. A prescindere dal passato da sindaco, dall'appertenenza politica, lui non faceva mancare presenza e supporto quando qualcosa lo interessava e lo avvinceva. Questo è segno di un senso civico innato, mite ed elegante come era lui. La città perde un testimone importante e un cittadino appassionato del suo futuro”.

Il saluto su facebook del suo assessore Carlo Masci. L'avvocato Carlo Masci, assessore per nove anni della giunta Pace, che poi si candidò a sindaco contro D'Alfonso, ha affidato a Facebook il suo commosso saluto all'amico Pace. "Carlo Pace non c'è più!", ha scritto "Il Sindaco che ha incarnato la serieta e l'onestà in Politica. Amava Pescara, che con la sua guida è rinata. Io perdo un padre politico, un maestro di vita, un carissimo amico! Ho vissuto insieme a lui momenti bellissimi che rimarranno scolpiti per sempre nella mia mente. Condoglianze a Rossana e ai figli. Che la terra ti sia lieve, Carlo!".

Il dolore di Acerbo. "La notizia della morte improvvisa di Carlo Pace è davvero tristissima", ha scritto Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista, protagonista di tante battaglie in consiglio comunale contro la giunta Pace. "L'avevo incontrato sabato proprio a due passi dal punto in cui è stato investito. Avevamo conversato a lungo e come al solito era stato affettuosissimo nei miei confronti. Era sorridente, pieno di energia, positivo anche se preoccupato per il declino della città, dell'Abruzzo e del paese in generale. Soprattutto l'assenza di prospettive per i giovani e l'emigrazione di tanti laureati verso l'estero riteneva fossero un dramma perchè impoverivano la comunità delle energie e delle intelligenze migliori. Anche se ero stato il suo più combattivo oppositore devo dire che una delle qualità di Carlo è che non aveva mai tradotto in astio lo scontro politico e la critica. Anzi anche sabato nel nostro ultimo incontro mi ha ringraziato per averlo sempre tallonato. Per me - diceva - sei stato di grandissimo aiuto, ci aiutavi a non sbagliare, tenevi a bada i miei e tante volte io mi potevo fare scudo della tua opposizione. Rispettava le nostre battaglie perchè sapeva che non avevano secondi fini, non erano strumentali. Eravamo pescaresi che a volte si erano scontrati ma per la comune passione per il bene della città, comune passione che ci ha portato tante volte a collaborare con spirito positivo per risolvere problemi o intervenire per aiutare chi ne aveva bisogno. Carlo è riuscito a essere sindaco senza perdere la gentilezza anche nei momenti di maggiore tensione e tutto sommato a incassare con stile anche le contestazioni con cui a volte ridicolizzavo la sua amministrazione. Non si è mai dimostrato permaloso. Non ha mai delegittimato l'opposizione. Ci siamo lasciati ripromettendoci di rivederci presto per proseguire la chiacchierata. Lo ricorderò sempre con affetto. Alla moglie, ai figli e ai familiari tutto il mio più sincero cordoglio".

Il ricordo di Geremia Mancini. "Ho avuto l’onore di essere consigliere comunale della sua giunta", racconta Geremia Mancini, ex sindacalista e presidente onorario degli Ambasciatori della Fame. "Da lui ho solo e sempre ricevuto richieste di condivisioni o di proposte. Ha amministrato per lunghi anni la nostra Pescara con lungimiranza, stile e soprattutto trasparenza. Un episodio, solo all’apparenza minore, me lo rese caro. Era l’8 agosto del 1995 quando gli rivolsi la richiesta di far suonale alle 8,10 di quel giorno la “Campana del Palazzo di Città”, da anni rimasta silenziosa, per ricordare la Tragedia di Marcinelle. Con grande sensibilità acconsentì onorando a nome della intera Pescara la memoria di quei minatori".

Il cordoglio di Ruffini e degli scienziati. «Con grande dolore apprendiamo della morte inaspettata di Carlo Pace. Egli, in qualità di Sindaco, con una costante ampia visione del futuro sviluppo di Pescara e dell'Abruzzo, fin dal 1994 espresse la volontà di accogliere a Pescara la sede centrale dell'ICRANet». A scriverlo è il direttore dell'ICRANet, Remo Ruffini. «Ha seguito personalmente la ristrutturazione della vetusta stazione ferroviaria - ricorda Ruffini - e la sua trasformazione in centro di ricerca internazionale, approvato nel 2005 all'unanimità dalla Camera e dal Senato. Membro del Comitato Direttivo dell'ICRANet, ha seguito costantemente, con profonda intelligenza e grande dedizione e passione, le nostre attività di ricerca ed insegnamento. I membri del comitato direttivo, del comitato scientifico, della Faculty, lo staff amministrativo, il personale tutto e gli studenti dell'ICRANet si uniscono al direttore nel formulare il loro più profondo cordoglio alla moglie Rosanna, e ai figli Bruno e Laura».

Forza Italia in lutto. “Forza Italia è in lutto. La improvvisa scomparsa di Carlo Pace ci addolora profondamente", recita la nota a firma di Nazario Pagano, coordinatore regionale del partito di Forza Italia. "Carlo Pace non è stato solo il primo Sindaco d’Italia di un centrodestra rinato con l’ingresso di Silvio Berlusconi in politica, ma ha rappresentato simbolicamente una nuova figura di amministratore che non fa politica per professione, ma solo per dare risposte alle necessità e ai bisogni della gente. Egli infatti si presentò sulla scena politica pescarese come un professionista e uno studioso che prestava la propria opera per servire la collettività. Carlo Pace era un uomo gentile, sempre sotto le righe, mai esagerato e sempre proteso verso la soluzione di problemi esistenti, ma era anche un amministratore con una grande visione di città moderna e vivibile. Silvio Berlusconi e tutti gli azzurri lo ricorderanno sempre con affetto. Fu il primo Sindaco di Forza Italia in un capoluogo di provincia”.