Pescara, operaio muore in ospedale dopo la trasfusione di sangue

Cesare De Leonardis, 48enne di Spoltore, ricoverato per un’anemia, si aggrava e va in coma. Denuncia dei familiari in procura: parte l’inchiesta

PESCARA. Dopo due trasfusioni di sangue è entrato in coma e poi è morto. È una fine ancora sospetta quella di Cesare De Leonardis, autotrasportatore ed escavatorista residente in via Ripoli a Spoltore che avrebbe compiuto 49 anni proprio ieri. Giovedì scorso, l’operaio è stato ricoverato in ospedale per una forte anemia, le sue condizioni si sono aggravate nel giro di poche ore e, poi, è rimasto per 4 giorni in Rianimazione prima di morire. I familiari, straziati dal dolore per una morte improvvisa e imprevedibile, si sono rivolti in procura, con una denuncia, per chiedere accertamenti: ieri, il pm Andrea Papalia ha disposto l’acquisizione della cartella clinica di De Leonardis. Oggi potrebbe essere richiesta l’autopsia per chiarire le cause di un decesso che appare ancora inspiegabile.

Giovedì, De Leonardis, che per oltre vent’anni era stato un operaio della ditta Camperchioli costruzioni di Montesilvano fino alla chiusura dell’attività, aveva eseguito degli accertamenti in una clinica privata: si sentiva debole. In base alla prima risposta degli esami del sangue, il personale della clinica gli aveva consigliato di andare al Pronto soccorso: De Leonardis era stato così ricoverato nel reparto di Medicina per un’anemia visto che il valore dell’emoglobina era molto basso. Quindi, i medici hanno ordinato con un’urgenza una trasfusione. Dopo la prima, i medici hanno ritenuto necessario eseguire un’altra trasfusione. Ma dopo questa seconda operazione, le condizioni dell’operaio sono precipitate ed è entrato in coma: dalla Medicina, De Leonardis è stato trasferito in Rianimazione dove è rimasto per i giorni successivi. Durante il ricovero, i medici hanno cercato di capire cosa stesse accadendo ma l’unica scoperta sarebbe stata un edema cerebrale. La causa dell’edema, però, non sarebbe stata accertata. Dopo 4 giorni in Rianimazione, i medici hanno deciso che non c’era più niente da fare e sono stati staccati i macchinari che tenevano l’operaio in vita.

La data dei funerali è ancora incerta ed è legata alla probabile autopsia. L’indagine è affidata alla sezione di polizia giudiziaria della procura. (p.l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA