l'inchiesta

Pescara, ordinanza fantasma, archiviata l'accusa di falso per Alessandrini

Ma resta al sindaco, a Del Vecchio e al dirigente Vespasiani la contestazione di omissione in atti di ufficio per non essere intervenuti subito dopo l'allarme inquinamento in mare

PESCARA. L'inchiesta sul mare inquinato si chiude con una contestazione e un'archiviazione. Al sindaco Marco Alessandrini, al vice sindaco Enzo Del Vecchio e al dirigente comunale Tommaso Vespasiano i pm Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio hanno contestato l'omissione in atti d'ufficio per non essere intervenuti subito con provvedimenti idonei a contrastare l'inquinamento del mare a fine luglio.

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I tre indagati hanno adesso 20 giorni di tempo per farsi interrogare o per chiedere nuovi accertamenti o presentare memorie difensive. Il gip, su richiesta dei magistrati, ha invece archiviato il procedimento per falso a carico dei tre perché l'ordinanza sul divieto di balneazione, datata 3 agosto ma in realtà redatta due giorni prima, non è stata mai ufficialmente resa nota alla cittadinanza.