Pescara parcheggi, bilanci sempre più in rosso

Il Pd annuncia un esposto alla Corte dei conti contro la società del Comune «Gestione della sosta a pagamento, ecco le cifre che dimostrano il fallimento»

PESCARA. Pescara parcheggi, la società del Comune che gestisce la sosta a pagamento di tutta la città dal 2010, più incassa e più crescono le perdite in bilancio. Lo dimostrano i dati forniti dal Pd, a pochi giorni dall’operazione condotta dalla giunta per ridurre il canone che ogni anno la società deve pagare al Comune come corrispettivo della gestione dei parcheggi. Il canone è stato ridotto da 1.922.000 euro a 1.235.000 e l’amministrazione comunale ha anche rinunciato a un credito di 687.000 euro vantato nei confronti di Pescara parcheggi. Il Pd ha annunciato ieri che presenterà un esposto alla Corte dei conti contro questa operazione definitiva illegittima.

«In questi giorni», hanno detto in una nota i consiglieri del Pd Enzo Del Vecchio e Gianluca Fusilli, «si è tornato a parlare di quel carrozzone che risponde al nome di Pescara parcheggi. In un colpo solo, la giunta Mascia è riuscita a mettere in atto una pluralità di irresponsabilità, con conseguente danno patrimoniale al Comune, che non potranno essere attenzionate dai revisori dei conti del Comune con interessamento anche della procura della Corte dei conti».

I dati resi noti dal Pd fanno emergere una gestione fallimentare della sosta a pagamento degli ultimi anni. Nel 2008, quando il servizio era in mano direttamente al Comune e i posti a pagamento erano 3.357, l’ente incassò 1.101.743 euro. Nel 2009, sempre con la gestione del Comune, le entrate salirono fino a 1.789.828 euro. I primi problemi si cominciarono a registrare nel 2010, quando la gestione della sosta venne affidata da marzo a Pescara parcheggi, appena costituita. Il numero dei posti auto a pagamento salì a 3.627, con un incasso annuale pari a 2.303.390 euro. Il canone versato allora al Comune fu di 1.601.660. Nonostante il trend positivo tra entrate e uscite, venne evidenziata una perdita di 4.833 euro. L’anno successivo, il 2011, andò ancora peggio. A fronte della gestione di 4.040 parcheggi e un incasso di 3.107.703 euro (più 343.635 euro rispetto al 2010), si registrò in bilancio, dopo il pagamento del canone di 1.922.000 euro, una perdita di 476.081 euro, senza contare i debiti ancora da saldare per il mancato pagamento della Tarsu e della Cosap. Per il 2012, la perdita non è stata ancora dichiarata. Si sa solo che gli incassi annuali sono scesi a 2.705.000 euro, cioè meno 402.703 euro rispetto al 2011. Tra l’altro, il canone finora versato dalla società per il 2012, è stato appena di 550.000 euro. Mancano all’appello altri 1.372.000 euro.

«Un’evoluzione», hanno sostenuto Del Vecchio e Fusilli, «che avrebbe dovuto indurre l’amministrazione Mascia, in virtù di quel controllo analogo che si esercita sulle società in house, a porre in essere immediate iniziative e strumenti per comprendere la natura delle difficoltà gestionali della società e attivare le misure correttive che non potevano essere, come in effetti è avvenuto, la sola riduzione del canone e la rinuncia a un credito ormai maturato». «Una gestione», hanno concluso i consiglieri del Pd, « e ancora più un controllo da sconsiderati che non possono essere caricati sulle spalle dei cittadini per l’assurda concezione di questa amministrazione, secondo la quale le perdite della società non producono rilievo, in quanto la società è totalmente comunale e, quindi, con la semplice riduzione del canone tutto è a posto». (a.ben.)

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