trattativa in bilico

Pescara, riprende il taglio dei pini in viale Regina Margherita

Comune e ambientalisti tornano a litigare sul taglio dei pini in viale Regina Margherita. La situazione è precipitata ieri sera, al termine di una mattinata di trattative in cui sembrava che l'accordo fosse raggiunto

PESCARA. Comune e ambientalisti tornano a litigare sul taglio dei pini in viale Regina Margherita. La situazione è precipitata ieri sera, al termine di una mattinata di trattative in cui sembrava che l’accordo fosse ormai raggiunto. Invece, tutto è tornato in alto mare per una divergenza di vedute sul numero di alberi da abbattere. Per gli ambientalisti sono soltanto sei, mentre altre nove piante sarebbero da salvare. Per l’amministrazione comunale, gli alberi da tagliare con certezza sono nove o dieci, tre da monitorare e altri due da salvare.

Ma le cifre fornite dall’assessore al verde pubblico Laura Di Pietro hanno fatto irritare gli ambientalisti. «Se gli alberi da abbattere sono nove, allora non ci siamo», ha avvertito Loredana Di Paola esponente del Forum dei movimenti per l’acqua, «a questo punto è stato inutile aver costituito una commissione per il verde».

In mattinata, si era svolto un incontro nell’ufficio dell’assessore Di Pietro in cui erano presenti la Di Paola e il dottore forestale Caterina Artese. Durante la riunione, andata avanti per qualche ora, era emersa la richiesta degli ambientalisti al Comune di nominare un altro esperto super partes per far valutare le piante ritenute pericolose dall’agronomo incaricato dall’amministrazione. Gli ambientalisti avrebbero fatto il nome di un altro dottore forestale. A loro dire, la spesa per l’incarico e le tomografie da fare agli alberi si aggirerebbe sui 2.000 euro. Meno dei 3.600 euro preventivati dal Comune per curare alcuni alberi considerati malati. Nel frattempo già oggi, se non dovesse piovere, gli operai potrebbero recarsi in viale Regina Margherità per tagliare i primi sei pini. (a.ben.)

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