Pescara, ruba una borsa e si tuffa in mare: acciuffato col pedalò 

Aveva usato un retino da pesca per prendere una borsa: ladro inseguito col pattino da un addetto alla sicurezza e dalla polizia. Arrestato

PESCARA. Se ne andava in giro con un retino da pesca, nonostante fosse notte fonda. E lo ha usato per rubare la borsa di un’animatrice che stava lavorando in uno stabilimento balneare della riviera nord. Lo ha notato un addetto alla sicurezza che lo ha inseguito, dopo il furto, e lo ha visto entrare in mare per cui ha chiesto rinforzi, facendo intervenire il personale della squadra volante. Marco Di Blasio, 40 anni, alla fine è stato costretto ad arrendersi: è stato preso ed è finito in carcere, dopo la convalida dell’arresto.
In un primo momento l’uomo è stato visto mentre si aggirava in spiaggia, attorno a mezzanotte, dall’addetto alla sicurezza, Francesco. Gli è stato chiesto cosa stesse facendo e si è giustificando dicendo che il retino era del figlio. Non è stato mai perso di vista e poco dopo è stato beccato dalla stessa persona: aveva appena rubato la borsa, prelevandola con il retino, e ha cercato di far credere che fosse della moglie. A quel punto ha tentato di allontanarsi ma è stato inseguito dall’addetto alla sicurezza. Si è sbarazzato del bottino, tenendo per sé solo il portafogli e una confezione di lacca per capelli, che poi ha lanciato contro il giovane che lo inseguiva. Quando il ladro si è spostato sulla spiaggia le urla hanno richiamato l’attenzione di chi si trovava sullo stabilimento per cui il balordo si è sentito circondato e si è tuffato in mare, sperando di farla franca. La zona è stata illuminata, l’addetto alla sicurezza ha sollecitato l’intervento della Daga, il cui personale è arrivato con un quad, mentre un agente della Volante è salito su un pedalò per raggiungere l’uomo in fuga, che si è spinto oltre gli scogli. È stato costretto a desistere ed è stato bloccato. È accusato di furto aggravato. (f.bu.)
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