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Pescara, scuole chiuse fino a sabato
Emergenza allagamenti per la pioggia e il fiume, e nelle prossime ore la situazione potrebbe peggiorare: ecco i numeri di emergenza. Ancora molte difficoltà nell'entroterra, dove ci sono paesi isolati dalla neve. Il presidente della Provincia Di Marco chiede l'intervento dell'esercito
PESCARA. Le scuole di Pescara rimarranno chiuse domani e l'attività scolastica riprenderà regolarmente soltanto lunedì 23 gennaio. Lo ha annunciato il sindaco Marco Alessandrini che stamattina ha svolto una conferenza stampa per fare il punto della situazione sugli allagamenti in città, con l'esondazione del fiume, a cui si è aggiunto anche l'allarme per le scosse di terremoto. A Pescara, ha spiegato, la criticità è rappresentata dalla esondazione del fiume ma il fenomeno è sotto controllo. Il primo cittadino ha parlato anche delle frane che si sono verificate a Colle Scorrano e via Fonte Borea, sulle quali si è intervenuti, e ha annunciato che le previsioni per i prossimi giorni non sono incoraggianti.
Nessun problema, al momento, dalle dighe, ha detto il sindaco Alessandrini che questa mattina ha partecipato ad un incontro in Prefettura. "La realtà in provincia di Pescara è difficile, ha osservato, e valuteremo il ricorso alla procedura relativa alla calamità naturale". Il Centro operativo comunale nella sede della polizia municipale resta aperto 24 ore su 24. Sono chiusi perché impercorribili per l'acqua i sottopassi in via Raiale e alla Fater e gli interventi con le idrovore hanno consentito di riaprire le strade chiuse per allagamenti come viale Marconi e via Alento. L'assessore Giuliano Diodati ha lanciato un appello a tutti i pescaresi che volessero adottare anche solo transitoriamente uno dei cani ricoverati al canile: i numeri da comporre sono 340.3394189 oppure 388.5658463 oppure 348.0607208. Invece è piena emergenza neve nell'entroterra di Pescara. In Val Pescara i comuni dove si registrano le maggiori criticità sono Sant'Eufemia a Maiella, dove è arrivata una turbina per riaprire la strada, e Roccacaramanico, dove la Provincia punta a liberare i ponti. Molti comuni sono in difficoltà nell'area vestina, a partire da Penne. In alcuni centri i cittadini sono isolati da 24 ore, non essendoci la corrente. La Provincia sta per attivare una seconda turbina, ma ne serve un'altra, dice il presidente Antonio Di Marco, da destinare a Penne, dove è stato richiesto l'intervento dell'esercito.
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