Pescara: servizio mensa, lo stop a scuola si allunga

Rinuncia la seconda ditta interpellata dal Comune, ora tocca alla terza. Sindaco e assessore: "Entro metà ottobre il servizio riprende con il tempo pieno"

PESCARA. «La Camst ha rinunciato, abbiamo già interpellato la Serenissima con cui ci confronteremo in tempi strettissimi per avere una risposta e far ripartire il servizio di mensa scolastica»: così, in una nota, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e l'assessore Giacomo Cuzzi sulla riattivazione del servizio dopo il caso dei bimbi rimasti intossicati a scuola e quindi l'interruzione dell'appalto alla società che lo aveva vinto. «In mattinata», riprendono, «Camst ha formalizzato il suo no alla richiesta di interpello avanzata dal Comune perché prendesse in carico il servizio di ristorazione delle mense, quale seconda ditta classificata in sede di appalto. Contestualmente è partita la richiesta di interpello alla terza ditta partecipante, Serenissima Ristorazione».

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«Siamo perfettamente consapevoli che intorno a questa vicenda c'è una legittima aspettativa di risultati immediati, da parte delle famiglie e dei lavoratori del comparto, ma bisogna ricordare che per volumi economici parliamo del più grande appalto del Comune di Pescara, che le diffuse intossicazioni di giugno hanno aperto uno fronte giudiziario, nel quale il Comune si sente parte lesa al pari delle famiglie, e bisogna agire con giudizio, per assicurare la ripresa del servizio alle migliori condizioni e tutelare tutte le parti in causa», dichiarano.

Nel pomeriggio si è svolta una riunione con i dirigenti scolastici dei 10 Istituti comprensivi cittadini. Oltre ai dirigenti, al sindaco e all'assessore erano presenti il dirigente e il responsabile del servizio Ristorazione Fabio Zuccarini ed Enrica Di Paolo, i consiglieri Piero Giampietro e Maria Ida D’Antonio, il capo di Gabinetto Fabrizio Paolini. “Sono state riferite le istanze che ci sono state presentate dai genitori circa il tempo pieno e forme di organizzazione per la somministrazione di pasti ai bimbi, in attesa della ripartenza del servizio mensa", spiegano Alessandrini e Cuzzi, "dai dirigenti abbiamo avuto la massima disponibilità a trovare soluzioni in grado di venire incontro alle famiglie, purché compatibili con la didattica, soprattutto con gli istituti che attuano il tempo pieno e l’orario prolungato di cui non è auspicata la sospensione nel caso in cui la ripartenza del servizio dovesse richiedere più tempo. L’obiettivo comune è quello di favorire la più rapida ripresa del servizio mensa, allineandolo alla partenza del tempo pieno, ipotizzando la metà del mese di ottobre come termine possibile. L’opportunità aggiuntiva del pasto da casa sarà allineata all’avvio del servizio mensa, per esigenze tecnico-organizzative”.