Pescara, stop agli scrutatori scelti dai politici: primo sì ai sorteggi

Mozione di centrosinistra e M5S per cambiare il sistema. Protesta in aula di una cittadina esclusa dalle liste

PESCARA. Nel prossimo futuro gli scrutatori non saranno più nominati dai politici, come è accaduto finora, ma verranno scelti con un sistema più democratico, quello del sorteggio. È ciò che è stato deciso ieri dal consiglio comunale, che ha approvato con i voti favorevoli del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle una mozione con cui si richiede l’impegno dell’amministrazione comunale per modificare un sistema definito dagli stessi grillini «parentopoli» e «lottizzazione dei seggi». La mozione ora dovrà essere trasformata in una delibera, affinché il criterio del sorteggio venga adottato effettivamente per le nomine.

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L’attuale sistema è andato avanti per 10 anni e l’opinione pubblica ne è venuta a conoscenza solo ora grazie alla protesta di una cittadina rimasta esclusa dall’elenco degli ammessi alle urne per il referendum del prossimo 4 dicembre. Protesta continuata anche ieri in aula. «Il sindaco mi deve spiegare perché io e mio figlio non siamo in elenco», ha urlato la donna, «tra i residenti di via Lago di Capestrano non è stato scelto nessuno, in compenso è stata nominata la figlia di un assessore». Proprio per questa protesta, nelle ultime settimane è esplosa una sorta di scandalo e come da un vaso di Pandora sono venuti fuori, dalla lista degli scrutatori, nomi di figli di consiglieri e assessori, o di loro parenti e amici. Un sistema di spartizione dei seggi tra i vari politici comunali degno del Manuale Cencelli. Ad ogni consigliere o assessore sarebbero spettati tra le cinque e le dieci nomine a seconda del partito di provenienza.

Ieri, forse per la pressione mediatica esercitata nelle ultime settimane dalla stampa, il consiglio comunale ha deciso di cambiare e di tornare al vecchio sistema utilizzato fino al 2005 e poi modificato chissà per quale motivo. L’occasione è arrivata con una mozione presentata dai consiglieri della lista civica Pescara bene comune Gabriella Lola Berardi e Adamo Scurti, ossia gli stessi politici che nel luglio scorso, quindi in tempi non sospetti, con lo stesso provvedimento avevano tentato di cambiare questo sistema di nomine tanto criticato. Allora, però, non avevano avuto successo, perché il consiglio aveva invitato i due consiglieri a ritirare la mozione, forse per il fatto che non c’erano i consensi necessari. Ora, invece, la situazione è cambiata. Il provvedimento, opportunamente modificato con un emendamento presentato dal consigliere dei Liberari Giuseppe Bruno, è stato votato da tutto il centrosinistra e anche dal Movimento 5 Stelle che, a sua volta, aveva presentato una mozione, poi ritirata, con cui si chiedeva di adottare come requisito ulteriore per la nomina degli scrutatori la condizione di disoccupazione, di dare delle possibilità anche agli studenti e «di nominare i restanti scrutatori, se necessario, attraverso il metodo del sorteggio casuale».

Più radicale il cambiamento proposto con l’altro emendamento. In pratica, si richiede l’impegno dell’amministrazione «affinché per l’albo degli iscritti vengano individuate principalmente le seguenti categorie: disoccupati, cassintegrati, soggetti in mobilità, esodati, pensionati con basso reddito, studenti non lavoratori; che si adotti il principio di rotazione affinché una stessa persona non ricopra la carica di scrutatore per più di due tornate». L’emendamento di Bruno ha poi aggiunto un passaggio fondamentale, ossia che la nomina debba avvenire «attraverso un pubblico sorteggio». Grazie a questa modifica, il Movimento 5 Stelle ha deciso di ritirare il suo emendamento e di votare quello dei due consiglieri di maggioranza. «Siamo soddisfatti per aver ottenuto un cambio di direzione», hanno commentato in una nota la capogruppo Enrica Sabatini ed Erika Alessandrini, «viene istituito il meccanismo del sorteggio come avevamo richiesto». «È una vittoria che ci rende orgogliosi e fieri», ha aggiunto la Alessandrini, «per anni il centrodestra e il centrosinistra si sono spartiti, secondo un regolamento non scritto, le nomine degli scrutatori».

Di tutt’altro avviso i consiglieri del centrodestra. «Centrosinistra e 5 Stelle hanno organizzato il festival della demagogia», ha affermato il capogruppo della lista Pescara in Testa Guerino Testa, «questo sistema delle nomine viene disciplinato da una legge nazionale. Con tutti i problemi che ha la città, il consiglio comunale ha perso tre ore per fare questa scelta». «Quelli che fino a ieri hanno utilizzato il Manuale Cencelli, oggi sposano la causa del sorteggio», ha fatto notare il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «io sono coerente e voterò contro, perché questa mozione non avrà alcun effetto. La decisione delle nomine non spetta all’amministrazione, ma alla Commissione elettorale».

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