Pescara, torna subito libero il ladro ferito con un colpo di fucile

L’esperto di sicurezza: «Mai affrontare i banditi, diffidate dei sistemi low cost»

PESCARA. Torna libero, con il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il giovane ladro che nella notte tra lunedì e martedì ha cercato di mettere a segno un furto in casa, a Spoltore, ed è stato scoperto dal proprietario dell’appartamento, svegliato dal sistema di allarme. L’uomo ha imbracciato il suo fucile per uso sportivo e, nella colluttazione con i due ladri, è partito accidentalmente un colpo che ha raggiunto il balordo, Marius Lunita, 18 anni appena compiuti, incensurato. Il giovane è stato interrogato ieri in ospedale, dove è ricoverato perché mentre fuggiva è caduto e si è procurato una frattura al piede (oltre ad essere stato raggiunto alle gambe da alcuni pallini). Assistito dall’avvocato Andrea Lacioppa, si è avvalso della facoltà di non rispondere e non è stato neppure in grado di chiarire il luogo di residenza in Italia, essendo arrivato una ventina di giorni fa. Il giovane, tra l’altro, non parla l’italiano.

Dei metodi di azione dei ladri e dei modi per tenerli lontani parla Davide Di Giovacchino, responsabile di tutti i punti vendita de "Il Mastino" (13 in Italia, di cui due in Abruzzo, a Pescara e Chieti), che sconsiglia assolutamente di «affrontarli direttamente, è sbagliato». In base alla sua esperienza «lavorano per lo più in squadra», dice, «preferiscono rubare in case che non sono dotate di un sistema di allarme e studiano almeno per una settimana le abitudini delle persone prese di mira. Poi entrano in azione, spesso di notte, quando gli inquilini dormono. Stordiscono le vittime con qualche prodotto e poi cominciano ad aggirarsi tra le stanze rubando oggetti preziosi, denaro e magari anche le auto, se trovano le chiavi a portata di mano». Negli ultimi tre anni, spiega, «c'è stato un aumento del 40% di clienti interessati a dotarsi di un sistema di sicurezza» e gli addetti de "Il Mastino" registrano «la paura crescente dei cittadini a trovarsi i ladri di fronte, in casa, mentre loro sono all’interno».

Con i sistemi attuali si può tranquillamente stare in casa con l'allarme inserito, dice l'esperto, che dà una serie di suggerimenti a chi ha paura di visite indesiderate. «Purtroppo molti pensano che sia sufficiente rivolgersi a un elettricista per risolvere qualsiasi problema con i ladri» mentre Di Giovacchino consiglia di «avvalersi di esperti del settore, che si occupano di sicurezza».

Perché?

Perché ci sono tanti tipi di protezione e molte persone tendono a scegliere quelle più economiche, cioè quelle che vengono posizionate sugli infissi. Il ladro, però, ha imparato a bypassare e ad eludere questi sistemi, che si usano ormai da venti anni. Noi consigliamo di difendere il perimetro della casa dall'esterno, con una sensoristica che permette di dare l'allarme se qualcuno si avvicina, distingue gli animali dalle persone e consente di stare tranquillamente in casa. Ci sono, però, degli artigiani che non hanno una cultura della sicurezza e continuano a proporre il primo sistema.

In genere si rivolgono a voi solo dopo aver subito un furto? E chi è più attento al fattore sicurezza?

Sì, la maggior parte arriva da noi dopo un furto ma negli ultimi anni si sta andando in controtendenza e c'è un aumento di coloro che investono pur non avendo subito furti. Le aziende sono più attente dei privati, e in genere sin dall’apertura le ditte si dotano almeno di un sistema di videosorveglianza.

Un sistema di allarme è composto da?

Centralina, sensori, sirene e poi il dispositivo che consente la chiamata alle forze dell'ordine. Il collegamento con le sale operative è gratis e per l'attivazione va inoltrata una richiesta. Il collegamento con gli istituti di vigilanza privati, invece, non è gratis.

Ma un sistema di protezione per un'abitazione è alla portata di tutti?

L'importante è scegliere prodotti certificati e con garanzie adeguate, perché si sono buttati in tanti in questo mercato. Un prodotto certificato già in sé ha una garanzia: nel senso che funziona di sicuro, non dà falsi allarmi, ha qualità superiori e ha subito dei processi di collaudo. Inoltre un'azienda che si occupa di sicurezza dispone di tecnici per l’assistenza. In genere, però, comanda il portafogli nel senso che ci si preoccupa più del prezzo che della certificazione. Ma se spendo la metà e poi mi trovo i ladri in casa, ho creato un danno doppio. Insomma meglio diffidare dei prodotti low cost e di chi improvvisa.

Ma la spesa qual è in media?

In un appartamento di100 mq si spendono da 1500 euro in su per un buon sistema omologato.

Qual è l'ultima frontiera nel vostro settore?

La novità è l'integrazione, cioè la creazione di sistemi in cui allarme e telecamere possono convivere e il sistema viene controllato dal proprietario, attraverso il telefonino, anche se si trova in Brasile. Oggi, poi, l'80 per cento degli allarmi residenziali sono via radio nel senso che non c'è bisogno di fili e non si rompono muri. E si montano in mezza giornata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA