Pescara, transessuali ricattano il cliente con il video dell'appuntamento

Sono state arrestate in provincia per estorsione su ordinanza del Gip di Massa Carrara. Volevano 200 euro altrimenti avrebbero messo tutto sul web

PESCARA. Transessuali specializzate nelle estorsioni sono stati arrestate in provincia di Pescara inseguite da un'ordinanza di custodia da Massa Carrara. Da mesi ricattavano un cliente. L'uomo, credendo di incontrare una giovane e bella escort, contattata on line, si era recato in un appartamento alla Spezia. Ad aprirgli la porta però era stato una transessuale. Rifiutatosi di consumare la prestazione, il cliente, visto l'equivoco, se ne era andato. Ma poco dopo iniziarono le minacce che, in buona sostanza, erano le seguenti: «Abbiamo il video del tuo ingresso in casa, se non ci dai 200 euro mettiamo tutto sul web e ti sputt...mo». Decine i messaggi di minacce, ricatti e insulti, che continuavano nonostante il malcapitato bloccasse i numeri dai quali veniva contattato.

Il cliente si è sempre rifiutato di cedere all'estorsione, fino a denunciare tutto ai carabinieri di Massa. Una volta rintracciati i numeri di telefono dai quali  provenivano le chiamate, i carabinieri sono risaliti alle due transessuali, attualmente residenti a Verona, già note alle forze dell'ordine per il modus operandi con cui adescavano clienti e poi li ricattavano. Le due sono state raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, che ora stanno scontando in provincia di Pescara dove si erano trasferite da Verona.