Pescara, uccise con la droga una ragazza: arrestato anche grazie a Facebook

Andrea Foglietta, 46 anni, ai domiciliari a seguito delle indagini dei carabinieri. La morte per overdose avvenne il 28 settembre scorso

PESCARA. Ha ceduto la dose di droga che ha ucciso una ragazza: è l'accusa che ha fatto scattare gli arresti per Andrea Foglietta, 46 anni, di Pescara. All'uomo sono stati concessi i domiciliari. A lui i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile sono arrivati a seguito di una serie di indagini e testimonianze dopo la morte della giovane per overdose avvenuta il 28 settembre scorso. Indizi che hanno spinto la Procura a richiedere l'ordinanza di custodia per il reato di morte come conseguenza di altro delitto. Lo spacciatore è stato incastrato anche grazie a Facebook. I militari, dopo aver sequestrato in casa della giovane ritagli di blister di medicinali analgesici oppioidi molto potenti, hanno ricostruito le ultime ore di vita della giovane, concentrando le loro attenzioni sui contatti recenti della ragazza e riscontrando conversazioni su Facebook tra la vittima e il 46enne, che in più occasioni si era vantato di avere disponibilità di droga. Ulteriori indagini hanno permesso di far appurare agli inquirenti che l'uomo aveva avviato una fiorente attività di spaccio di hashish e marijuana, ma anche di oppioidi e medicinali usati nella terapia del dolore. A chi non poteva pagare l'uomo chiedeva che gli pulisse la casa in cambio. La successiva perquisizione ha permesso poi ai carabinieri di rinvenireuna sorta di centrale dello spaccio. Da qui nel febbraio scorso il deferimento per spaccio continuato e detenzione di sostanze stupefacenti, con l'emissione di una misura cautelare degli arresti domiciliari. Le indagini sono però proseguite per accertare se la morte della ragazza fosse collegata a cessioni di droga da parte del 46enne. L'autopsia, e poi la relazione tecnica del consulente del Pm, hanno accertato la presenza di morfina nel sangue delle vittima, confermando così l'assunzione di farmaci e non un decesso per una precedente assunzione di droga. Infine i carabinieri, grazie al Ris di Roma hanno poi stabilito la sussistenza di identità tra le porzioni di blister trovate in casa della vittima con quelle rinvenute in casa dell'uomo, e dimostrando con elevato grado di certezza che i farmaci rinvenuti in casa della vittima, e ingeriti dalla ragazza in dosi elevate, tali da causare una intossicazione letale, erano provenienti da quelli rinvenuti in casa dell'indagato, che li aveva ceduti alla ragazza. L'ordinanza nei confronti dell'uomo è stata emessa dal Gip, del Tribunale di Pescara Elio Bongrazio, su richiesta del Pm Rosaria Vecchi.