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Pescara, un po' di pioggia e la fogna va in mare: tuffi di nuovo vietati fino a domani dal porto a via Muzii

L’Aca segnala un altro sversamento di liquami nel fiume. Il sindaco Alessandrini alla Regione: «Subito un nuovo depuratore»

PESCARA. Nelle stesse ore in cui il sindaco ha revocato il divieto di balneazione al confine con Francavilla, sono scattati altri divieti, fino a domani alle 15,20 su metà del litorale nord, dal porto fino all’altezza di viale Muzii. Una beffa per i bagnanti e i balneatori che quasi a giorni alterni si vedono togliere e rimettere i cartelli sulla spiaggia. Stavolta, però, la beffa è doppia, perché a far scattare i divieti sarebbero state poche gocce di pioggia cadute ieri mattina sulla città. A comunicarlo al Comune è stato il direttore generale dell’Aca, l’azienda che gestisce le reti fognarie, Bartolomeo Di Giovanni con una mail delle 13,32 indirizzata al Comune, alla Asl e alla Direzione marittima. E solo alle 19,30 è stata comunicata alla stampa la notizia che il sindaco aveva firmato l’ordinanza per vietare di nuovo la balneazione sul litorale nord.

Pescara, mareggiata e divieto di balneazione
Vietato tuffarsi fino a domani a Pescara, nel tratto compresto tra il porto e via Leopoldo Muzii. L'ordinanza dopo la pioggia caduta nella giornata di ieri, e che ha causato lo sversamento dei liquami in mare. Ma i bagnanti oggi sono stati tenuti lontani anche dalla forte mareggiata che ha colpito tutta la costa. (video Francesca PC)

Ecco cosa ha scritto il dirigente dell’Aca: «Si comunica che, a seguito delle precipitazioni del 22 agosto (ieri, ndr) le reti fognarie sono andare in pressione a causa dell’immissione di acqua piovana e quindi, nonostante il corretto funzionamento a regime delle elettropompe acque nere, si verifica uno sversamento fognario al fiume Pescara a causa dello sfioro dell’impianto denominato Isd di via Raiale, dalle 11,15 ed è ancora in atto». In un'altra email, inviata successivamente, Di Giovanni ha scritto ancora: «Facendo seguito alla nostra precedente, con la presente comunichiamo che lo sversamento fognario ha avuto termine alle 15,20». Non è stato reso noto, però, quanti metri cubi di liquami sono finiti nel fiume in quattro ore di sversamenti a seguito di poche gocce di pioggia.

Fatto sta che il sindaco Marco Alessandrini, dopo aver firmato l’ennesima ordinanza per vietare la balneazione a scopo preventivo, ha deciso di scrivere alla Regione per sollecitare la procedura per arrivare alla realizzazione di un nuovo depuratore per la città. «È una situazione», ha affermato, «che impone ora più che mai l’immediata attivazione di tutte le misure atte a trovare una soluzione, come abbiamo evidenziato più volte in questi mesi su tutti i tavoli competenti». «Un obiettivo condiviso e analizzato con la Regione», ha aggiunto, «che richiede la realizzazione di un nuovo depuratore e, nelle more, interventi temporanei per sgravare l’attuale depuratore di Pescara di una parte dell’enorme portata che vi affluisce non solo dalla città, ma anche da San Giovanni Teatino e Spoltore».

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