Pescara, vandali con il coltello in corso Umberto

Due ragazzi e una ragazza squarciano il tendone dell’Excelsior. Il titolare: «Colpiti altri locali. Basta, ormai è una moda»

PESCARA. I vandali girano armati per corso Umberto, con un coltello pronto per sfregiare, rompere e tagliare quello che più ispira, quello che può più fare male. Alle tasche e al cuore di chi, dall’altra parte, investe quotidianamente tempo, denaro e vita sulla propria attività.

Lo sa bene Carlo Miccoli, tititolare del bar Excelsior di corso Umberto che ieri mattina ha trovato la tenda del locale completamente squarciata. E dalle immagini registrate dalle telecamere della sua videosorveglianza ha potuto vedere chi e come ha agito, procurandogli, con quel gesto, un danno di oltre mille euro.

«E’ successo alle 2,45 della notte tra sabato e domenica», riferisce esasperato Miccoli che già qualche mese fa aveva subìto un danno del genere a opera di un paio di ragazzi che rubarono le paste all’interno del locale, «e da quello che si vede dovrebbero essere in tre». Un’esecuzione, secondo quello che svelano le immagini registrate e visionate poi dal titolare e dalle forze dell’ordine. «In pratica si vede il gruppetto che cammina. Chiaramente, però, si è preparato prima perché all’improvviso uno di loro, coperto dal cappuccio, tira fuori un grosso coltello e taglia di netto la tenda. Poi vanno avanti mentre una ragazza va a controllare il danno. E poi tutti insieme si allontanano». Uno sfregio, per Miccoli, che come presidente della Fipe della Confcommercio annuncia di voler convocare una riunione della categoria, «perché non sono il primo e non sarò l’ultimo», riferisce. «Nei giorni scorsi era già successo in via Muzii e nella zona di via Piave». Per questo Miccoli chiede misure che garantiscano la zona almeno nel fine settimana. «Siamo in abbandono totale», afferma, «ormai tagliare le tende è una moda, ma evidentemente è una moda girare pure con il coltello per il centro, ed è la cosa che forse fa più paura. Da quello che ho potuto vedere dalle immagini sono ragazzetti, di circa vent’anni. E qualcosa bisogna fare. Noi abbiamo messo le nostre telecamere, ma non basta. Servono più controlli, almeno il sabato sera, quando c’è più movimento. Bisogna prendere atto che ormai anche corso Umberto rientra nella zona della nuova movida, e non può essere lasciata in abbandono. A questo punto basta con la storia della privacy, il Comune deve mettere le telecamere, e serve maggiore vigilanza. Anche a costo di mettere noi quella privata. Ma così non si può andare avanti». (s.d.l.)

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