Pescara, varata la tassa sui turisti: costerà un euro al giorno

La giunta approva la nuova imposta che verrà applicata da hotel e affittacamere Cuzzi: "È un contributo per rilanciare la vocazione turistica della nostra città"

PESCARA. Alla fine, dopo tanti annunci, la tassa di soggiorno è arrivata. Venerdì sera, la giunta ha approvato il provvedimento che dà il primo via libera all’applicazione della nuova imposta. Imposta che verrà pagata non dai pescaresi, ma da tutti i turisti che alloggeranno in città. Per questo, è stata definita la tassa sui turisti. Rimarrà in vigore, in via sperimentale, per almeno tre anni.

Si tratta, in realtà, di un piccolo tributo di un euro al giorno per persona che verrà applicato, per un periodo massimo di sette giorni, non solo dagli hotel, ma anche dai bed&breakfast, pensioni, affittacamere.

Ora, l’apposita delibera andrà all’esame della commissione competente e, successivamente, verrà discussa dal consiglio comunale. Ma l’approvazione definitiva dovrebbe essere scontata, perché la maggioranza appare favorevole all’applicazione dell’imposta. E, recentemente, sono state superate anche le resistenze degli albergatori, in un primo momento contrari all’iniziativa.

Nei giorni scorsi, in proposito, l’assessore comunale al turismo Giacomo Cuzzi ha avuto un incontro con l’associazione di categoria degli albergatori e al termine della riunione ha annunciato una sorta di intesa con gli albergatori sulla tassa di soggiorno. «Questo provvedimento», ha spiegato ieri Cuzzi, «rappresenta un investimento per rilanciare la funzione turistica della nostra città e così si potrà puntare in maniera scientifica a questo obiettivo anche attraverso l’adozione di un piano marketing turistico per lo sviluppo dell’economia legata a questo settore». «È giusto che il maggiore sostegno economico necessario per il rilancio del settore», ha continuato l’assessore, «arrivi dall’esterno e da coloro che arrivano nella nostra città e non gravi, dunque, sulla comunità pescarese».

«Il provvedimento», ha fatto presente, «nasce dal confronto con le associazioni di categoria e con la Dmc Terre del piacere. Con loro abbiamo definito il regolamento e le azioni da seguire attraverso il piano marketing, la cui realizzazione è stata affidata alla Dmc, affinché tutto possa condurre, con una politica industriale del turismo, al rilancio dell’economia cittadina». L’amministrazione, con la tassa di soggiorno, conta di incassare circa 70mila euro all’anno. Questi soldi, probabilmente, verranno utilizzati per finanziare iniziative ed eventi, anche durante le feste natalizie e in estate.

Intanto, l’assessore ha preannunciato una sorta di convegno sul turismo che si terrà il prossimo 26 febbraio, alle 16, all’Aurum. «In quella sede», ha spiegato, «avremo l’occasione di ragionare su ulteriori azioni strategiche e sulla programmazione. Interverranno, tra gli altri, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi responsabile nazionale dell’Anci turismo e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, oltre ai referenti del settore a livello locale».

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