Pescara, vietato bere l’acqua a scuola e in 20 abitazioni

Ordinanza del sindaco dopo i controlli dell’Aca. Scoperta in piazza dei Grue una «eccessiva torbidità» dopo la chiusura della fontanella

PESCARA. Si allarga a macchia d’olio il caso dei valori anomali riscontrati nell’acqua della rete idrica. Dopo le due fontanelle pubbliche, chiuse nei giorni scorsi a causa del superamento di alcuni parametri accanto all’Aurum e in piazza dei Grue, ieri pomeriggio il sindaco Marco Alessandrini ha firmato il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per circa una ventina di utenze domestiche e per la scuola materna della stessa piazza dei Grue.
Il provvedimento è scattato d’urgenza, per motivi precauzionali e «a causa dell’eccessiva torbidità dell’acqua» rilevata dai tecnici dell’Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca). Comune, Aca e Asl al momento non hanno fornito ulteriori dettagli, anche se da un primo monitoraggio sembrerebbero escluse eventuali concentrazioni di cariche batteriche. Tuttavia per avere un quadro completo della situazione bisognerà attendere i risultati delle analisi, i cui prelievi saranno effettuati già nella giornata di oggi.
Come si legge sull’ordinanza sindacale, le utenze interessate dal divieto sono quelle comprese tra i civici 34 e 37 di piazza Grue più la scuola materna, sempre in piazza Grue. Complessivamente, come conferma il responsabile tecnico dell’Aca Lucia Bergia al termine di un sopralluogo sul posto, il provvedimento interessa tra le quindici e le venti famiglie del quartiere, che quindi dovranno fare a meno dell’acqua del rubinetto «per usi potabili, per l’incorporazione negli alimenti e come bevanda, fino a quando non saranno riscontrati risultati analitici di campioni conformi per la potabilità dell’acqua».
L’Aca ha fatto sapere che provvederà alla fornitura di scorte d'acqua sia alla scuola sia alle abitazioni interessate dal provvedimento. Ma in attesa dell’esito dei test e del lavaggio degli adduttori della rete idrica, tra i cittadini di Porta Nuova è già allarme a causa delle informazioni non sempre trasparenti rimbalzate negli ultimi giorni. Il problema dell’acqua non potabile, infatti, era stato già riscontrato qualche settimana fa. Il Comune aveva dovuto chiudere alcune fontanelle pubbliche, prima il 9 settembre nella pineta dannunziana e in via del Santuario, ai Colli, e successivamente accanto all’Aurum e in piazza Grue lo scorso venerdì. Inizialmente, attraverso l’assessore alle Politiche ambientali Simona Di Carlo, erano state rispedite al mittente le accuse sollevate dal Forum H2o e dal Movimento 5 stelle, escludendo coinvolgimenti alla rete domestica.
«Dall’Aca ci arrivano assicurazioni sul fatto che il problema non riguarda la rete idrica al servizio delle abitazioni, ma le sole fontanine e da quanto ci viene riferito risiede nello stato dell’ultimo tratto delle tubature su cui l’acqua scorre e ristagna», diceva Di Carlo appena qualche giorno fa, annunciando la chiusura precauzionale di singoli punti di erogazione dell’acqua e annunciando analisi e prelievi anche in corrispondenza di alcune abitazioni limitrofe. Un’analisi che ieri pomeriggio è stata completamente ribaltata con l’ultima comunicazione arrivata in Comune dalla società che gestisce il sistema di distribuzione dell’acqua potabile, che invece ha rilevato un’eccessiva torbidità anche per alcune utenze domestiche di Porta Nuova.
«Finora i test in corrispondenza delle fontanelle pubbliche sono risultati negativi», sottolinea il responsabile tecnico dell’Aca Lucia Bergia, «il divieto è scattato in via precauzionale, ma per un quadro completo e per accertarci delle cause dobbiamo aspettare l'esito di tutti i campionamenti domestici».
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