Pescara, violenza sessuale e rapina: arrestato giovane marocchino

Il 22enne è accusato di aver aggredito e violentato una ragazza in via Tiburtina, e insieme a un complice di aver picchiato il ragazzo che lo accompagnava

PESCARA. Un giovane marocchino è stato arrestato dalla polizia su ordine di carcerazione emesso dal gip Antonella Di Carlo con le accuse di violenza sessuale, rapina aggravata e lesioni. A finire in carcere D.E., 22enne originario del Marocco. Il giovane è stato accusato da una ventenne pescarese di reati molto gravi. Secondo la denuncia della ragazza, lo scorso 28 febbraio, mentre tornava a casa con un amico percorrendo la Tiburtina, è stata avvicinata da due-tre marocchini che stazionavano vicino a un capannone abbandonato, noto rifugio dei tossicodipendenti. Dopo aver avvicinato i due giovani, uno degli aggressori avrebbe colpito con calci e pugni l’amico della vittima, immobilizzandolo; D.E., invece, avrebbe costretto la ragazza, con pugni e schiaffi, ad avere un rapporto sessuale. I due aggressori, dopo le violenze, avrebbero inoltre rubato il portafogli e lo smartphone della giovane e i soldi al suo amico, prima di darsi alla fuga. Accompagnata in ospedale, da dove poi è stata dimessa con 7 giorni di prognosi, la vittima ha denunciato la violenza sessuale, e dai primi di marzo la squadra mobile ha iniziato le indagini per risalire agli autori della violenza. Il 22enne è stato poi riconosciuto sia grazie alle descrizioni delle vittime che dalle immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza che si trovano in diverse zone della Tiburtina.