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Piazza Allende, protesta per i parcheggi
Petizione di residenti e commercianti: «Il Comune tolga le catene per consentire l’accesso dei veicoli»
PESCARA. Residenti e commercianti della zona di via Tiburtina hanno raccolto oltre un centinaio di firme per chiedere al Comune il libero accesso a piazza Salvador Allende. Si tratta di un’area circondata da negozi e uffici, ma di difficile accesso per la presenza di catene sostenute da colonnine che delimitano il perimetro della piazza.
Da qui, la decisione di fare una petizione per richiedere all’amministrazione comunale un intervento. «Nei mesi scorsi», spiegano, «abbiamo inoltrato diverse lettere al sindaco, al vice sindaco e all’assessore di riferimento. È stata inoltre effettuata una raccolta di firme, al fine di manifestare la volontà dei commercianti, dei clienti e di alcuni residenti, di ripristinare e rendere più agevole l’accesso alla piazza anche con i veicoli». «Allo scopo di rendere più fattibile quanto richiesto», fanno presente i firmatari della petizione, «dopo un sopralluogo effettuato anche dall’ufficio tecnico del Comune, nella persona dell’architetto Piergiorgio Pardi, abbiamo provveduto ad inoltrare un progettino». Ma tutto ciò finora non ha prodotto risultati. «Alla data odierna», rivelano, «nonostante i nostri continui solleciti, viste le difficoltà dell’amministrazione comunale e i cambi di ruoli, non siamo ancora giunti ad una conclusione, né ci è stato fornito un riscontro scritto e motivato».
Nella petizione, residenti e commercianti chiedono in sostanza di «poter riconoscere la possibilità di parcheggiare, magari anche con il limite orario nelle modalità indicate nel progetto». «La zona in questione», fanno presente, «è stata classificata Zona franca, poiché non è molto avvantaggiata. I parcheggi esistenti non sono più sufficienti all’utenza e ciò determina uno svantaggio per le attività». Infine, l’avvertimento: «Restiamo in attesa di un riscontro entro il termine di 30 giorni, diversamente ci troveremo costretti ad agire in altre sedi». (a.ben.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
Da qui, la decisione di fare una petizione per richiedere all’amministrazione comunale un intervento. «Nei mesi scorsi», spiegano, «abbiamo inoltrato diverse lettere al sindaco, al vice sindaco e all’assessore di riferimento. È stata inoltre effettuata una raccolta di firme, al fine di manifestare la volontà dei commercianti, dei clienti e di alcuni residenti, di ripristinare e rendere più agevole l’accesso alla piazza anche con i veicoli». «Allo scopo di rendere più fattibile quanto richiesto», fanno presente i firmatari della petizione, «dopo un sopralluogo effettuato anche dall’ufficio tecnico del Comune, nella persona dell’architetto Piergiorgio Pardi, abbiamo provveduto ad inoltrare un progettino». Ma tutto ciò finora non ha prodotto risultati. «Alla data odierna», rivelano, «nonostante i nostri continui solleciti, viste le difficoltà dell’amministrazione comunale e i cambi di ruoli, non siamo ancora giunti ad una conclusione, né ci è stato fornito un riscontro scritto e motivato».
Nella petizione, residenti e commercianti chiedono in sostanza di «poter riconoscere la possibilità di parcheggiare, magari anche con il limite orario nelle modalità indicate nel progetto». «La zona in questione», fanno presente, «è stata classificata Zona franca, poiché non è molto avvantaggiata. I parcheggi esistenti non sono più sufficienti all’utenza e ciò determina uno svantaggio per le attività». Infine, l’avvertimento: «Restiamo in attesa di un riscontro entro il termine di 30 giorni, diversamente ci troveremo costretti ad agire in altre sedi». (a.ben.)
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