Piscina, niente accordo Luciani: «Non chiudetela»

La società del gas: «Abbiamo staccato la fornitura perché il gestore dell’impianto di Francavilla è moroso». Senza esito l’incontro fra le parti

FRANCAVILLA. Alla piscina comunale è stato staccato il gas perché, secondo la società erogatrice di energia, la società che gestisce l’impianto è morosa. È questa la posizione della Blue Shelf srl, grossista della Free Trade spa, che ha diffuso una ricostruzione della vicenda del tutto differente da quanto sostenuto nei giorni scorsi da Luciano Di Renzo, amministratore delegato della Progetto Sport, la società che gestisce la piscina comunale di Francavilla e l’impianto delle Naiadi di Pescara. A parlare a nome della Blue Shelf è l'avvocato Marco Pancella dello studio Pancella e Marziani.

Proprio ieri le parti hanno avuto l'incontro richiesto dal sindaco Antonio Luciani due giorni fa per fare luce sulla questione. Alla riunione hanno partecipato, oltre al sindaco, la Progetto Sport e appunto l'azienda che sostiene di vantare un credito nei confronti dell'impianto sportivo. «Ho ascoltato tutti», dice Luciani, «ma non essendo arrivati ad un accordo tra le parti, ho chiesto che venga risolvano tra di loro questa controversia, ma senza far pagare questa situazione alla collettività». Il sindaco non ha parteggiato per nessuno degli attori, ma ha richiesto che non vi sia uno stop nell'attività della piscina, che è frequentata anche da molti utenti disabili.

Dal canto suo, la ditta sostiene che «quanto asserito da Luciano Di Renzo non corrisponde al vero, ed in particolare quando asserisce di non essere a conoscenza della Blue Shelf srl e di non avere morosità accumulate. A smentirlo», si legge nella nota dell'avvocato Pancella, «sono gli stessi documenti intercorsi tra le parti, nonché i pagamenti effettuati». Il legale sostiene che la vicenda potrà essere risolta a patto che Progetto Sport adempia ai pagamenti delle somme dovute. All'origine del distacco, secondo la ditta che fornisce il gas, vi sarebbe il fatto che "La Progetto Sport si è resa più volte morosa nei pagamenti delle forniture tant'è che la nostra assistita è stata costretta a richiedere le procedure ex legge previste per la sospensione del servizio: ha ripetutamente diffidato e messo in mora la Progetto Sport ad attivarsi al pagamento dovuto, sia per il punto di prelievo delle Naiadi che di Francavilla. Non avendo avuto riscontro, la procedura di sospensione è proseguita sino al distacco del gas presso la piscina comunale di Francavilla e delle Naiadi». Di Renzo, al contrario, sostiene che la piscina di Francavilla non presenta anomalie nei pagamenti, che le fatture sono state pagate entro i termini fino allo scorso dicembre, e che se qualche ritardo era stato riscontrato, era da ascrivere alla piscina delle Naiadi e non a quella francavillese, che sempre a detta dell'amministratore di Progetto Sport, farebbe parte di tutt'altra utenza.

«Vogliamo pagare quello che dobbiamo», dice Di Renzo, «poi, sarà la giustizia ordinaria a valutare quello che è successo». Ma la società ribatte, dicendo di non aver potuto fare null'altro che sospendere il servizio, data la situazione che si era verificata. A questo punto, le autorità competenti chiariranno eventuali responsabilità. Nel frattempo, la piscina continua a funzionare, e l'impianto di Francavilla nei giorni scorsi non ha subito ulteriori interruzioni come era avvenuto nei primi giorni del mese.

Paola M.S.Toro

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